Il presidente del Movimento territoriale di Azione democratica, Francesco Aiello, si inserisce nella polemica tra Nicosia e Incardona riferita alla vicenda del mercato ortofrutticolo, anche e soprattutto dopo il blitz della Guardia di finanza. “Nicosia – afferma Aiello – si arrampica sugli specchi e, come al solito, trova sempre auto giustificazioni al suo fallimento. Più gravi diventano le condizioni della città, più egli si inventa degli escamotage parolai per autoassolversi rispetto ad un tragico fallimento che sta portando Vittoria alla disperazione”.
Aiello chiarisce: “Nicosia ha esaltato la doppia attività in ogni sede e circostanza, ha rinviato sostanzialmente a tempo indeterminato il rinnovo delle concessioni all’esercizio dell’attività, ha persino volutamente ignorato meccanismi di rilascio irregolare di volture, prima e dopo la campagna elettorale. Ha praticamente assistito senza muovere un dito alla vicenda delle volturazioni dirette fra le parti e ora si spende a difesa dei funzionari con logica avvocatesca, in un quadro di esasperante, ma molto interessata, banalizzazione di tutta la vicenda. Esistono denunce precise di operatori che lo inchiodano alle sue responsabilità”. Ma, secondo Aiello, c’è molto di più.
“Ha speso – continua facendo ancora riferimento all’attività amministrativa di Nicosia – più di centomila euro, erogati allo strano esperto venuto dal Nord, Claudio Sassi, per produrre lo statuto di una società copiato al 90% da uno già esistente, approvato un anno e mezzo prima, a costo zero. Ha inneggiato, assieme al suo esperto Sassi, alla doppia attività negando sempre che fosse illegalmente praticata dentro il mercato. Cosa si può dire di più? Cos’altro potremmo aggiungere? Sono tutte vicende che ci spingono ad una attenta e profonda riflessione su ciò che è stato”