L’Italia ha registrato un repentino aumento delle temperature su gran parte del territorio a causa dell’arrivo di masse d’aria subtropicale, portando valori termici molto elevati, persino primaverili o estivi, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Correnti di libeccio hanno investito queste zone, portando a raffiche di vento tempestose, specialmente sull’Appennino, con punte di 90-100 km/h. Questa situazione ha portato a picchi termici eccezionali in diverse città, come ad Ancona con quasi 25°C, a Rimini con 23°C (record di dicembre), a Pisa e Firenze Peretola con rispettivamente 21°C e 20.4°C (record precedentemente registrato nel 1989).
Anche sulle Isole Maggiori e in alcune parti della Sicilia tirrenica si sono registrati record termici per il mese di dicembre, come a Olbia con 24.8°C e punte di 27-28°C in Sicilia, con 29°C a Milazzo. Temperature molto miti si sono verificate anche in zone montuose, come i 20°C a L’Aquila e i 18°C a Campobasso, dove solo una settimana fa nevicava.
Nelle Alpi, invece, le temperature sono state particolarmente insolite, con piogge che si sono verificate anche ad altitudini superiori ai 2000 metri, indicando un’accentuata tendenza al riscaldamento. Questo contrasto è emerso con l’aria fredda mantenuta nei bassi strati in alcune zone, soprattutto nella Valpadana e nelle vallate alpine, mentre in quota si sono registrate temperature fino a 2-3°C a 2000-2300 metri, con pioggia che in alcuni casi è arrivata fino a 2000-2200 metri.
Le previsioni indicano un cambiamento nel clima nel fine settimana, con l’arrivo di un fronte freddo che porterà piogge, rovesci e temporali, principalmente al Nord e lungo il versante tirrenico, accompagnato da un generale abbassamento delle temperature e venti forti. Domenica è previsto un miglioramento, con meno piogge residue e un clima più conforme alla stagione, soprattutto al Centro-Nord.
La prossima settimana, all’inizio, si prevede un ritorno a un clima più invernale con l’arrivo di nuove perturbazioni e temperature più fredde. Nel Nord potrebbe verificarsi la neve anche a quote collinari, se non addirittura in pianura, tra lunedì sera e martedì 5 dicembre.