Mettiamo un’esperienza nel pacco sotto l’albero

Tra dieci giorni è Natale, una delle date più sacre e consumiste al tempo stesso. La maggior parte delle persone non ha ancora pensato ai regali, ammesso che il proprio portafoglio ne conceda l’autorizzazione. Ma per molti, quest’ultima è soltanto un alibi per “non fare.”
Inevitabilmente, la ricerca passa tra le vetrine dei nostri negozi e le infinite offerte su Internet, ammesso che il pacco ordinato oggi arrivi in tempo per essere deposto sotto l’albero.

Quest’anno cerchiamo di alzare l’asticella e proviamo a regalare qualcosa di diverso: un’esperienza. Per essa s’intende una “conoscenza acquisita mediante il contatto con un determinato settore della realtà.” Può essere una cena in un ristorante nel quale assaggiare piatti originali e mai sperimentati dalle nostre papille gustative; un viaggio fuori dal comune, non necessariamente il Salar de Uyuni, il lago salato in Bolivia, ma, per esempio, un borgo e uno dei tanti parchi della nostra Isola che, sovente, neanche conosciamo pur essendo stati come minimo a Parigi; una stazione termale o una Spa dove concedere a qualcuno un po’ di rilassamento tra massaggi, bagni turchi, sauna e grotte di sale; un trattamento per la pelle poco curata; un corso di yoga, di pasticceria o di panificazione. 

Non pensate soltanto al costo da sostenere, ma alla qualità del dono. Regalare un’esperienza ha tanti risvolti, significa dimostrare affetto e trasmettere emozioni. Il prezzo di un viaggio dipende da molti fattori e non è detto che debba essere pianificato in questo periodo, anzi. Le terme, ormai, offrono quasi sempre sconti ed è anzi consigliabile  andare nei mesi meno affollati.

Se poi si opta per un libro, va bene lo stesso. Un testo che ci faccia immergere in una bella storia o che ci insegni a pensare oltre i luoghi comuni. Per fortuna, le nostre città hanno ancora delle belle librerie in cui poter esercitare quella che per molti è una passione e, come tale, fonte di rilassamento oltre che di pura conoscenza.

Si potrebbe, altro esempio, pagare qualcuno per aiutare i nostri anziani a rimettere ordine in casa, dopo una vita trascorsa a rassettare per tutta la famiglia: per essi, guardare qualcuno che lavora al posto loro dev’essere un episodio assolutamente inedito. E quanti dei nostri genitori hanno assistito al concerto del loro cantante preferito? Prendiamo i biglietti del suo prossimo tour, prima che si ritiri! Oppure raccogliere le foto più belle e stamparle su un album, cosa che ormai non fa quasi più nessuno: molto spesso la memoria visiva di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni finisce con l’obsolescenza di cellulari e pc.
Perché tutte le cose materiali, prima o poi terminano il loro ciclo di vita. Un’esperienza, invece, rimane per sempre nel cuore e nella mente.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it