MI FIDO: La tragedia di Flero: la vera causa delle aggressioni canine

A un mese di distanza dalla tragedia di Flero vi propongo una riflessione, quando ormai i riflettori sono stati spenti, senza che nessuno abbia dato una risposta ai tanti perché lasciati in sospeso.
Il rappresentante del codacons chiede che si intervenga “una volta per tutte” nei confronti del problema delle aggressioni canine, accusando le istituzioni di non fare nulla, mentre bambini muoiono azzannati; chiede anche il ripristino dell’elenco delle razze pericolose, chiede che venga attuato il patentino obbligatorio (previsto dalla normativa vigente ma raramente adottato) per i proprietari di cani pericolosi e chiede financo che in casa i cani siano tenuti con la museruola!
Ancora il rappresentante afferma che “sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l’aggressione di Flero, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo”. Questo modo di affrontare la questione delle aggressioni canine e legare il concetto di pericolosità solamente alla razza sottovalutando i contesti, le dinamiche, le prassi gestionali, i sistemi educativi lo trovo pericoloso e fuorviante perché banalizza un problema che in realtà è complesso, nel disperato quanto vano tentativo di trovare una soluzione immediata. L’ansia espressa nel proporre soluzioni che ritengo fuori da ogni logica scientifica, ma anche prive di buon senso, come quello di “tenere il cane in casa con la museruola”, è il frutto dell’impotenza e dell’incapacità di comprendere e quindi di affrontare il problema; impotenza ed incapacità legate alla banalizzazione e all’ignoranza nel campo specifico della pedagogia cinofila e delle scienze comportamentali, da cui derivano una serie di tentate soluzioni fallimentari promosse, perché il problema deve essere risolto in brevissimo tempo, senza avere la benché minima idea del perché succedono queste tragedie, tranne dare spiegazioni insensate, prive di fondamento e degne di chiacchiere da bar.
Ecco! E’ questo modo di affrontare il problema delle aggressioni canine, il vero problema delle aggressioni canine! Non quindi la taglia o la razza del cane, né il padrone distratto, né la propaganda mediatica, che con grande irresponsabilità, sollecita atteggiamenti compassionevoli nei confronti dei cuccioli da adottare, sono le vere cause delle aggressioni. O meglio queste sono sì le cause, ma le cause da cui discendono tutte le altre, sono da un lato, l’avere ritenuto “le aggressioni canine” un argomento su cui chiunque può mettere bocca e può proporre le soluzioni più strampalate, semplicemente perché si ritiene che non necessitino conoscenze particolari e che in fondo è “solo un problema di cani”, dall’altro lato l’avere permesso a chiunque di entrare in possesso di un cane senza una legge che regolamenti criteri e modalità dell’acquisizione e senza un’istituzione responsabile delle prassi acquisitive. E senza mettere rimedio a questa tara genetica, poco importa se si obbliga all’uso della museruola o se si adotta la lista dei cani pericolosi, anzi più si promuovono false soluzioni più restano celate le cause delle cause delle aggressioni e più improbabile sarà la soluzione. Nel frattempo altri bambini saranno azzannati!

contributo editoriale del dott. Gaspare Petrantoni – medico veterinario comportamentalista
rubrica a cura di Clinica Veterinaria ETHOS www.clinicaveterinariaragusa.it

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