“Come cittadini e come attivisti per i diritti fondamentali abbiamo inviato un esposto per sequestro di persona, o diverso reato che la Magistratura ravviserà, alla Procura della Repubblica di Catania”. Il caso è quello della nave della Guardia Costiera Diciotti, attraccata da tre giorni nel porto di Catania con a bordo 150 migranti a cui il Viminale ha impedito di sbarcare, e ad annunciare l’esposto su Facebook è l’avvocata bolognese per i diritti Lgbt Cathy La Torre, insieme ai colleghi Michele Giarratano e Fabio Nacchio. “E’ intollerabile restare immobili mentre 150 persone sono trattenute su una nave militare, contro la loro volontà, per il diktat di Salvini”, ha scritto La Torre sul social network. “Un ministro come un Duce impone le sue scelte al di sopra di ogni norma, regola, convenzione, umanità”. Infine l’avvocata invita altri utenti a scaricare il testo dell’esposto, a compilarlo con i propri dati e a inviarlo alla Procura di Catania.
Intanto c’è la testimonianza di Nathalie Leiba, psicologa di Medici Senza Frontiere che ieri sera, a Catania, ha assistito alcuni dei 27 minori sbarcati dalla nave Diciotti.
“Uno di loro non riusciva a vedere bene, aveva le pupille dilatate, mi ha raccontato di essere stato detenuto al buio per un anno” racconta Nathalie. Questi bambini sono sopravvissuti alla Libia e a un terribile viaggio in mare, come tutte le persone bloccate da giorni a bordo. Medici Senza Frontiere chiede ancora una volta alle autorità italiane di permettere lo sbarco e l’accesso alle cure a tutti loro.
I team medici e psicologici di Medici Senza Frontiere offrono supporto psicologico agli sbarchi in Sicilia e operano in vari centri di accoglienza secondaria in Sicilia.
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