Migranti: tribunale annulla trattenimento disposto da questore di Ragusa, “Egitto non sicuro”. Senatore Sallemi (Fdi) accusa: “toghe rosse”

In Egitto vi sono “gravi violazioni dei diritti umani, che in contrasto con il diritto europeo citato persistono in maniera generale e costante ed investono non solo ampie e indefinite categorie di persone…ma anche il nucleo stesso delle liberta’ fondamentali che connotano un ordinamento democratico e che dovrebbero costituire la cornice di riferimento in cui si inserisce la nozione di Paese di Sicuro…I citati rischi di insicurezza che riguardino, in maniera stabile ed ordinaria, intere ed indeterminate categorie di persone portano de plano il decidente a negare che l’Egitto possa ritenersi paese sicuro alla luce del diritto dell’Unione Europea”. Lo afferma il Tribunale di Catania non convalidando il trattenimento, disposto dal questore di Ragusa, di un migrante proveniente dall’Egitto.

Le reazioni politiche

“Le toghe rosse tornano a colpire. Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un immigrato disposto dal questore di Ragusa in quanto proveniente dall’Egitto, giacché considerato un Paese non sicuro. È l’ennesima sentenza che dimostra come alcuni giudici ideologizzati vogliano arrogarsi il diritto di stabilire quale sia un Paese sicuro pur non avendo le informazioni necessarie per farlo, che invece possiede un Governo attraverso una serie di scambi con intelligence e organizzazioni internazionali. Di qui il decreto approvato il mese scorso, che queste toghe rosse vorrebbero aggirare contravvenendo così alla richiesta degli elettori italiani di avere più sicurezza nelle proprie città”. Lo dichiara in una nota il senatore Salvo Sallemi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Madama.

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