Invertire il sistema dell’accesso al credito rendendo protagonista l’imprenditore, non più soggetto passivo ma concretamente attivo rispetto alla possibilità di ricevere fondi per la propria attività lavorativa e attraverso un nuovo rapporto con banche e confidi, sulla scorta della garanzia offerta dallo Stato. E’ uno dei risultati su cui si può contare grazie alla riserva, pari a 100 milioni di euro, del Pon “Ricerca e Competitività” 2007 – 2013, il nuovo strumento che lo Stato italiano mette a disposizione delle piccole e medie imprese proprio per favorire l’accesso ai finanziamenti bancari per investimenti e per liquidità purché finalizzati all’attività di impresa. Oggi pomeriggio alla Camera di Commercio di Ragusa si è svolto il secondo appuntamento delle quattro tappe siciliane che ha voluto organizzare il Ministero dello Sviluppo Economico per illustrare le modalità e i requisiti necessari per accedere alla riserva Pon. Una vera opportunità, come è stato rilevato dai vari relatori che si sono alternati al microfono. Ad aprire i lavori è stato il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, che ha sottolineato la valenza dell’iniziativa: “Tra le criticità che ogni giorno vivono le imprese c’è sicuramente quella dell’accesso al credito. Un vero problema soprattutto in una provincia, come quella iblea, in cui il tessuto imprenditoriale è formato da piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare. Nel 65% dei casi si tratta di imprese individuali che dunque difficilmente possono attingere a particolari scorte di capitalizzazione e hanno maggiori difficoltà nell’accesso al credito”. Il seminario, che ha visto un enorme successo in termini di partecipazione, ha attirato anche l’interesse della Camera di Commercio di Siracusa rappresentata dal dott. Florindo Colella. Anche lui ha manifestato il pieno interesse rispetto alla possibilità offerta dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite il Pon. Sono ammissibili tutti i settori produttivi ad esclusione dei programmi riguardanti il settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche. Particolarmente semplificate le procedure per poter accedere al fondo di garanzia. L’istruttoria della domanda, presentata gratuitamente dal singolo imprenditore, viene valutata in una decina di giorni lavorativi in base ai requisiti dell’impresa. Ottenuto il via libera, sarà dunque possibile rivolgersi alle banche o al proprio confidi per perfezionare e concludere il finanziamento grazie alla garanzia concessa dallo Stato tramite il Pon. Le imprese potranno accedere al finanziamento per una nuova fase di start-up di nuovi progetti imprenditoriali ma anche per il consolidamento delle passività a breve ma anche a medio e lungo raggio ed infine per attivare nuove azioni per la liquidità purché finalizzata all’attività di impresa. Sono questi gli ambiti in cui si muove la riserva del Pon. In questo modo lo Stato, tramite il Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato l’importante intervento rivolto alle imprese che hanno sede localizzata in una delle regioni Convergenza e cioè Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’obiettivo è quello di accompagnare le imprese nell’accesso ai finanziamenti bancari per investimenti e liquidità. E’ stato il dott. Marcello Di Lorenzo, funzionario del servizio assistenza di MedioCredito Centrale, organismo che gestisce il fondo, ad illustrare nel dettaglio le finalità e le modalità per accedere alla riserva del programma operativo nazionale. “Il fondo centrale di garanzia – ha detto Di Lorenzo – è lo strumento che lo Stato mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese per favorire l’accesso al credito. Con la riserva Pon vengono garantiti gli investimenti finalizzati alla ricerca tecnologica e all’incremento della competitività imprenditoriale, con lo specifico obiettivo di migliorare la capitalizzazione delle piccole e medie imprese con l’accesso al credito. La copertura massima garantita dell’investimento è dell’80% mentre l’importo massimo garantito è fino a 2,5 milioni di euro”. Numerose le operazioni finanziarie ammissibili illustrate oggi pomeriggio durante il seminario. Sono infatti ammissibili tutte le tipologie di operazione finanziaria purché direttamente finalizzate all’attività d’impresa. Il caso di finanziamenti a medio e lungo termine a fronte di investimenti, di prestiti partecipativi, di operazioni su capitale di rischio come acquisizioni di partecipazioni di minoranza, ed ancora operazioni dirette alla rinegoziazione e al consolidamento dei debiti, nonché operazioni di liquidità necessaria per il regolare assolvimento degli obblighi tributari e contributivi. Inoltre è possibile far riferimento al fondo per ottenere anticipazioni di crediti certificati vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. C’è infine la possibilità di ottenere l’accesso al credito per finanziamenti per investimenti già iniziati, per fideiussioni, per operazioni a breve termine. L’accesso al credito avviene tramite parametri elastici che vengono incontro alle esigenze dell’impresa. Facilitata anche la compilazione dei moduli tramite un manuale operativo disponibile sul sito www.fondidigaranzia.it. Dopo le relazioni è stato particolarmente partecipato il dibattito che si è sviluppato e che ha visto l’intervento interessato di numerosi imprenditori e di rappresentanti di associazioni di categoria. Le prossime tappe informative sono previste il 4 dicembre a Caltanissetta e il 5 dicembre a Palermo sempre presso le Camere di Commercio e sempre alle 14,30.