Dal 22 maggio la Commissione provinciale sulla mobilità cerca di ottenere un incontro con l’Assessorato regionale ai trasporti; sono stati inviati una lettera e una seconda lettera di sollecito; è stato richiesto a voce all’ex assessore Russo quando venne a Ragusa per l’aeroporto di Comiso e poi per telefono agli addetti alla sua segreteria prima e al dott. Vincenzo Coniglio, funzionario dell’assessorato, ancora nei giorni scorsi e fino a oggi, da parte del Commissario straordinario della Provincia avv. Scarso.
Copie del documento “Nuova Offerta Ferroviaria”, elaborato dalla CUB Trasporti e dal Comitato per il Rilancio della Ferrovia Iblea, che tra l’altro definisce il trasferimento di una quota di studenti pendolari sul treno, è stato inviato a questi signori via posta, via mail e consegnato anche a mano: se è già difficile ottenere un momento di interlocuzione, figuriamoci quanto lo potrà essere ottenere che le rivendicazioni contenute nella piattaforma sulle ferrovie e nel documento di cui sopra, possano essere accolte.
Da parte dell’ultimo funzionario contattato, Coniglio, ci si risponde anzi che i finanziamenti per le ferrovie in Sicilia hanno subito un taglio del 24% e quindi è meglio non farsi illusioni: un No preventivo.
Intanto il mese di settembre si avvicina, e con esso il disastro del trasporto scolastico. 1235 studenti di vari comuni rischiano seriamente di rimanere a piedi per la crisi dell’AST e per i no preventivi che la Regione ci comunica.
Noi non intendiamo gettare al vento tutto il lavoro svolto; né possiamo tollerare che gente messa a gestire la cosa pubblica possa fare il bello e cattivo tempo verso il suo reale committente, che non sono né la Provincia regionale né i Sindaci, ma i cittadini che pagano le tasse e che non vengono presi minimamente in considerazione.
Da tempo politici messi in testa al governo regionale e all’assessorato alle infrastrutture, più un manipolo di managers al loro servizio, fanno i padroni del trasporto regionale e locale, senza che questo servizio gli appartenga. Essi lo gestiscono in maniera del tutto personale e distorta, e infatti i risultati, specie in provincia di Ragusa, si vedono: tagli, tagli e poi ancora tagli.
La CUB Trasporti intende andare sino in fondo, coinvolgendo in questa sporca faccenda la Commissione provinciale sulla mobilità, i sindaci e la deputazione: ognuno faccia il proprio dovere. Saranno poi i pendolari, gli studenti e le loro famiglie a dire l’ultima parola su un andazzo mortificante che bisogna spezzare con molta buona volontà ma soprattutto con dignità.