Abbiamo raccontato e vissuto ,in questi anni, la tragedia di chi vive il problema delle aste giudiziarie,che ha distrutto intere famiglie ; c’è chi perso casa ,lavoro e persino la vita : Come non ricordare il caso Guarascio a Vittoria, una situazione che perdura da troppo tempo ,gettando sul lastrico aziende di ogni settore dall’agricoltura all’artigianato.
Oggi ,se ne riparla ed a tenere alta la discussione ,sono certamente quelle forze politiche che da sempre si sono battute ,per avere riconosciute alcune agevolazioni ,che se accettate e sostenute da tutti , avrebbero potuto scongiurare la fine di tante aziende , 820 le aste giudiziarie pubblicate nella nostra provincia e che oltre la metà, ovvero 449 interessano immobili residenziali, 244 terreni, 68 immobili commerciali, 29 immobili rurali, 18 immobili industriali.
<< il nostro gruppo politico , è stato da sempre attivo e vicino ,a chi vessato e dilaniato da questa grave crisi ,ha visto svanire il sacrificio di una vita per costruire la propria casa o azienda .
Seppur con un certo rammarico ,non siamo riusciti a risolvere il problema , alcune cose concrete sono state fatte ,ricordiamo la Legge Centaro (che prende il nome dal relatore ex Senatore Roberto Centaro )che agevolava dal sovraindebitamento famiglie ed aziende , e il disegno di legge presentato dal Senatore Mauro in tema di impignorabilità della prima abitazione .
Anche il gruppo parlamentare all’ARS , sta lavorando per presentare una proposta al Governo regionale affinchè ,si faccia qualcosa nell’immediato, per impedire la svendita di aziende agricole ,come quelle che l’associazione di Vittoria Riscatto insieme al suo Presidente Maurizio Ciaculli ,difende da anni dall’attacco sferrato di chi lucra sulle disgrazie altrui.
Anche a Modica ,avevamo chiesto un Consiglio Comunale aperto ,sollecitati da tanti cittadini che volevano discutere insieme all’amministrazione comunale ,proprio sul problema casa.
Un consiglio comunale , che però si è svolto a porte chiuse , dove invece è stata presentata una proposta , di protocollo d’intesa per famiglie sfrattate a seguito di aste giudiziarie, il Comune si doveva impegnare economicamente seppur in crisi , senza una quantificazione dell’utenza destinataria , e dare un alloggio gratis attraverso un bando di selezione di affittuari . Una soluzione stoppata ,immediatamente ,sia per ragioni di inapplicabilità che di concretezza .
Resterebbe da dire , che sarebbe ora di finirla di giocare al rilancio e cercare la “botta” mediatica ,forse per l’avvicinarsi delle tornate elettorali , ci si deve assumere , invece ,la responsabilità politica di governare un territorio carico di problemi , una presa di coscienza che porti alla risoluzione ,urgente ;
ad esempio istituendo uno sportello, per il sostegno legale di chi non ha un centesimo per difendersi e non certo aiutare qualche “palazzinaro” che già compra e lucra proprio nelle aste giudiziarie.