Lo studio ha impegnato i ricercatori della Nottingham Trend University con la dottoressa Sara Curtis che ha spiegato come cogliere i primi sintomi di una malattia che impegna pazienti e famiglie in un lento declino cognitivo fino all’annullamento mentale della persona. Gli studiosi hanno rilevato che dapprima di segnali di un’Alzheimer o di altre forme […]
Modica bassa sotto assedio: vandali scatenati con le telecamere che li inchiodano (video)
15 Apr 2025 19:10
Modica è un centro storico che fatica a respirare, quello che ormai viene violato sistematicamente da atti di inciviltà, vandalismo e degrado. Questa volta il teatro dell’ennesimo episodio è via Grimaldi, cuore pulsante di Modica, dove le telecamere di video sorveglianza hanno immortalato scene che destano sconcerto e amarezza: extracomunitari, a volto scoperto, si avventano ripetutamente contro i cassonetti portarifiuti del noto esercizio commerciale, Don Cioccolato di proprietà di Angelo Amore.
Non si tratta più di episodi isolati o di bravate da ubriaconi: qui si è di fronte a un’azione sistematica e reiterata che ha i contorni chiari del vandalismo urbano. Gli sportelli dei cassonetti sono stati letteralmente divelti, bottiglie e contenitori infranti lungo tutta la via, con danni materiali evidenti e un messaggio implicito che non può più essere ignorato: nel centro storico, regna l’impunità. Solo qualche giorno fa invece era stata sfondata l’insegna come si può evincere dalla foto

«Ogni sera è la stessa scena – racconta Angelo Amore, esasperato – arrivano, aprono i cassonetti, distruggono tutto, spaccano vetri lungo la strada. Oltre al danno economico, c’è la paura. Non possiamo più lasciare nulla fuori, neanche per un minuto». E il punto è proprio questo: non si tratta più solo di subire danni, ma di convivere con un clima di insicurezza costante. Un clima che svilisce gli sforzi di chi, come tanti commercianti modicani, ogni giorno investe tempo, risorse e passione per tenere vivo un centro storico che meriterebbe tutt’altro destino. Non bastano più le denunce verbali, i video diffusi sui social o le prese di posizione dei singoli esercenti. Occorre un cambio di passo. Le immagini, inequivocabili, mostrano soggetti ben riconoscibili: le forze dell’ordine devono intervenire con tempestività, identificare i responsabili e assicurare una presenza costante sul territorio. Perché la tolleranza, quando si trasforma in rassegnazione, è il primo passo verso il fallimento di una comunità.E tutto ciò accade alla vigilia della stagione turistica, quando i locali si preparano ad accogliere clienti con dehors, tavoli all’aperto e un’offerta che punta a rendere Modica ancora più attrattiva. Ma come si può investire nell’accoglienza quando la sicurezza è lasciata al buon senso dei singoli? Modica merita rispetto. I suoi commercianti meritano tutela. Il barocco, da solo, non può difendersi.
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