“MODICA CITTÀ CHE LEGGE. MODICA CITTÀ CHE VIVE”

Se Richard Lynn, docente di psicologia all’università dell’Ulster, che di recente ha sostenuto la forte ignoranza di noi meridionali d’Italia, fosse stato presente alla serata di inaugurazione del progetto “Modica città che legge” di venerdì 19 marzo,  avrebbe sicuramente storto il naso, perché sarebbe stato travolto da un turbinio sorprendente di idee, sentimenti, passioni ed amore per la letteratura, così intensi da valicare orizzonti eccezionali Tutte le “Anime Pensanti” della città: scuole di ogni ordine, associazioni culturali e sociali, librerie, centri di accoglienza e movimenti giovanili  durante tutto il giorno si sono movimentati ed attivati per un unico fine: promuovere la lettura, cosa che, a quanto pare, si è sempre fatta in città in un modo o nell’altro, ma che non ha avuto mai prima d’ora la possibilità di esternarsi, così come sta avvenendo in queste settimane attraverso il progetto europeo Leonardo da Vinci “Literacy”, promosso dall’ITC Archimede, in collaborazione con enti per la formazione tedeschi e rumeni. Tale progetto si svilupperà in due anni e vedrà protagoniste le scuole e tutti gli enti di formazione e promozione della cultura; un’ occasione che Modica non ha perso e che ha saputo padroneggiare con iniziative notevoli e molto valorizzanti. Docenti di numerose scuole hanno relazionato i loro interventi nelle classi per incoraggiare la lettura, mentre alcuni allievi hanno recitato poesie, estratti in  prosa, hanno espresso le loro idee presentando brani musicali e opere pittoriche. Protagonista assoluta della serata è stata la creatività e l’invenzione che solo la lettura riesce a sollecitare e nutrire così intensamente. Gadda, Calvino, Shakespeare, Quasimodo, Brecht, Poidomani, Fallaci, Kafka, Coelho, Camilleri, Sciascia, Saba, Ammaniti, e tanti altri rimbalzavano in quell’aula magna gremita di intellettuali, allievi, insegnanti, attivisti, pedagogisti, volontari, formatori, musicisti, giornalisti, pittori e tutto quello che la passione per la vita, l’arte e la cultura riesce a solleticare. Ma i veri protagonisti della serata e del progetto sono le numerose realtà culturali e sociali che, nella nostra città già da tempo, svolgono la loro attività per donare al prossimo un po’ di felicità anche attraverso la lettura di un libro o semplicemente attraverso l’ascolto e il contatto umano. Di certo, non dimenticheremo i libri letti sul treno che percorre la tratta Modica-Siracusa, corsa a quanto pare in via d’estinzione, della poesia “Tibet” recitata dal poeta P. Di Noto, presente al convegno, e ricorderemo altresì quel brano struggente dedicato alla propria madre scritto da uno dei detenuti del carcere di Modica, uomo reso felice perché coinvolto nel progetto da alcuni volontari. Tutta la città si è animata seguendo un unico richiamo: la lettura, e ringraziamo tanto gli insegnanti che hanno promosso l’iniziativa e che hanno dato a Modica la possibilità di guardarsi dentro, riconoscere le sue realtà territoriali e, attraverso queste, catturare l’infinito intreccio di emozioni che può nascere attorno a un libro! 

Graziana Iurato