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Modica o Donnalucata? Il mistero dei tornei finanziati e l’arte di confondere beach volley e beach soccer
25 Mar 2025 09:30
C’è una legge. E poi c’è la politica. E infine, ci sono le parole — spesso usate per spiegare, altre volte per confondere. Ma negli atti amministrativi, almeno quelli ufficiali, le parole hanno un peso, un luogo e un destinatario precisi. Ed è lì che bisogna guardare per capire cosa sta davvero accadendo tra Marina di Modica e Donnalucata, dove si gioca — è proprio il caso di dirlo — una partita politica che ha poco di sportivo.
La legge 30 gennaio 2025, n.3 art. 5 comma 2 lettera V pubblicata in Gazzetta Ufficiale della regione siciliana Martedì, 4 febbraio 2025 recita testualmente: “190 migliaia di euro al Libero Consorzio di Ragusa per le manifestazioni sportive: Campionato italiano assoluto di beach volley, tappa Gold maschile e femminile e beach soccer awards, sabbie di Sicilia – Road to the Superfinal 26 – Marina di Modica” due eventi sportivi distinti quindi, due discipline, un’unica località designata per entrambi: Marina di Modica. Nessuna menzione, nella legge approvata in parlamento, di altre località. Da un lato, un torneo di beach soccer inserito nel circuito regionale “Sabbie di Sicilia”; dall’altro, una delle tappe più prestigiose del campionato nazionale di beach volley. Entrambi finanziati. Entrambi destinati — sulla carta — alla stessa spiaggia. Questa è una verità incontrovertibile per rispondere a qualcuno che ci critica sostenendo nei nostri articoli ci siano troppi “sembra, pare, sembra”.
Ma qui iniziano i rovesci di campo
A scompaginare le carte è stata una comunicazione alla stampa dell’On. Ignazio Abbate, secondo cui la finale del torneo Sabbie di Sicilia, seppur finanziata per svolgersi a Marina di Modica, potrebbe invece spostarsi a Donnalucata. Una “valutazione in corso” che ha fatto drizzare le antenne al Partito Democratico, pronto a denunciare quello che considera un arbitrio, uno scippo mascherato, un pasticcio istituzionale. . Sorprendentemente, anche i consiglieri “abbatiani” — dodici in tutto, tra Democrazia Cristiana, Siamo Modica e Gruppo Misto — sono scesi in campo, difendendo la scelta dell’ex sindaco e attuale deputato regionale. Secondo loro, il PD “non sa distinguere tra volley e soccer”, accusandolo di “polemiche strumentali” e di ignorare le dinamiche federali. Il Pd manifesta quindi le proprie perplessità sullo spostare a Donnalucata la manifestazione fermo restando che, a nostro sommesso giudizio, la modifica della sede può essere legittimamente percorsa solo nella misura in cui interviene una modifica alla legge che comunque sarà sempre vista come una sottrazione a Marina di Modica poichè proprio a Marina di Modica erano stati originariamente previste ope legis le due manifestazioni. Da una legge quindi e non per volontà di un singolo
Eppure, qualcosa non torna
La legge è sovrana, e finché non viene modificata — attraverso un atto formale, chiaro e trasparente — essa resta l’unico riferimento valido soprattutto per il Libero Consorzio di Ragusa che è formalmente destinatario del finanziamento e non può certo cambiare destinazione motu proprio. La Regione ha stanziato fondi per eventi da tenersi a Marina di Modica, non altrove. E se è vero come è vero che le federazioni hanno l’ultima parola sulle sedi tecniche dei tornei, spetta alla politica garantire che i finanziamenti pubblici siano utilizzati secondo le finalità e i luoghi previsti.
Insomma, non è solo una questione di regole di gioco, ma di correttezza istituzionale.
È lecito spostare una finale sportiva se ci sono motivi tecnici o logistici. Ma è doveroso spiegare pubblicamente perché, con quali atti si stabilisce la nuova destinazione dei fondi. Fino ad allora, qualsiasi deviazione geografica — anche se giustificata con eventi collaterali e promozione del territorio — somiglia a uno spostamento arbitrario, che rischia di penalizzare una città per favorirne un’altra. E qui Modica ha ragione a chiedere chiarezza. Perché se il torneo si chiama Sabbie di Sicilia, è giusto che tutte le spiagge siano trattate allo stesso modo, ma è ancora più giusto che la legge venga rispettata fino all’ultimo granello di sabbia.
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