MOLTO DA FARE PER IL COORDINATORE CUCUZZA

La sicurezza in tutti i posti di lavoro è stato uno dei punti affrontati, il più discusso,  nella riunione dell’attivo della SLC, svoltosi a Ragusa mercoledì scorso.

Denunciata, da parte del coordinatore provinciale Sebastiano Cucuzza, questa carenza ma diventa intollerabile che in un’azienda come quella delle poste, molto all’avanguardia in tutti i settori, sia poco attenzionato questo problema.

Nel particolare è stato rilevato come i carichi, a cui sono sottoposti i portalettere,autisti e tutti quei colleghi il cui lavoro comprende la movimentazione degli stessi (compresi gli operatori di mercato privato e nello specifico coloro che sono applicati agli sportelli per i  servizi postali e nella fattispecie all’ accettazione pacchi)  dovrebbero operare in un ambito di maggiore sicurezza. Discorso a parte per i caschi la cui efficienza dovrebbe essere monitorata e sostituire quelli che non assicurano sicurezza. A questo, come hanno fatto rilevare alcuni addetti ai lavori nel corso dell’attivo, vanno aggiunti un parco motomezzi  che non sono molto sicuri e un corredo di vestiario che andrebbe in molti casi sostituito.

Il coordinatore provinciale Cucuzza ha già inviato una nota  di denuncia agli organi preposti e si è in attesa che l’azienda dia delle risposte concrete venendo incontro alle legittime richieste degli operatori.

Dal dibattito, molto partecipato, si è dato atto che l’Azienda Poste è in piena crescita ed espansione, “che si mette in gioco continuamente, commenta Sebastiano Cucuzza, e questo sicuramente le fa onore in quanto il suo stare in linea con le esigenze di mercato non può che farci piacere in quanto dà una certa garanzia ai tutti i dipendenti e quindi ci assicura il posto di lavoro, ma è chiaro che questo deve essere fatto nel rispetto di tutti i diritti e doveri che essa stessa ha nei confronti dei propri dipendenti. Il mio compito è quello di stare attento che almeno nella nostra provincia le cose vadano affrontate nel giusto modo e che i miei colleghi, senza distinzione alcuna, siano non solo tutelati ma soprattutto sicuri che nessun diritto venga loro leso.”