Appare ovvio che la risposta stizzita e intimidatrice del Sindaco non ci fa paura ma anzi ci conferma che sull’affidamento della gestione del Parco di Serra San Bartolo abbiamo visto benissimo e le nostre preoccupazioni sono più che legittime.
Appare paradossale che il Sindaco ci accusi di interferenze e pressioni illegittime verso il Dirigente al fine di interferire sull’esito di procedure, quando uno dei suoi assessori, Cannizzo, nonché segretario del PD (partito del Sindaco) è in palese conflitto di interessi, e non solo per il caso Serra San Bartolo.
Appare paradossale che Nicosia accusi noi di comportamenti scorretti solo perché abbiamo chiesto chiarezza.
Ma cosa potremmo mai aspettarci da un Sindaco come Nicosia che è stato sotterrato dallo scandalo Dezio da lui difeso a spada tratta (chissà perché), dal Sindaco che in questi anni ha deliberato contributi per centinaia di migliaia di euro all’associazione sportiva (che ha sede presso il suo studio legale) vicina al suo fratellino, dal Sindaco che ha in giunta assessori in pieno conflitti d’interesse.
Siamo ormai certi che il Sindaco non conosca neanche il significato del termine trasparenza amministrativa e legalità.
Addirittura il Sindaco sospetta di un turbativa d’asta e cosa aspetta a denunciare tutto e tutti? E’ un suo dovere o forse è preoccupato che la Procura dia uno sguardo attento alle carte?
Noi abbiamo svolto il nostro ruolo di consiglieri Comunali attraverso gli strumenti che la Legge ci permette cioè la visione e l’accesso agli atti, cosa lo infastidisce?
Ancor più grave poi le ulteriori affermazioni di Nicosia quando dive che la Jumangi ha rinunciato alla collaborazione e questo per tre ordini di motivi:
1) ha confermato che la Jumangi era interessata al progetto (come noi abbiamo sempre detto) e lo riteniamo, quantomeno, inopportuno considerato che la cooperativa è amministrata da parenti del suo assessore (invece di attaccare noi pensi a calmare le voglie del suo assessore, questo ci si aspetta da un Sindaco);
2) la Jumangi ha rinunciato e quindi il progetto presentato dall’Antares ora è sostanzialmente diverso da quello presentato e questo va valutato anche in sede di aggiudicazione definitiva;
3) Ma come fa il Sindaco a sapere della rinuncia della Jumangi? Glielo ha detto Cannizzo: a che titolo? Oppure glielo ha riferito il Dirigente? E anche in questo caso a che titolo considerato che sono in corso le procedure? Queste sono le interferenze.
Noi siamo sereni, lui molto meno e chissà perché.
E che ormai il Sindaco ha perso il lume della ragione lo si capisce quando ci accusa di aver condizionato le scelte del Dirigente, lo stesso dirigente che ha deciso di non presenziare alla Commissione Cultura e che ci ha negato l’accesso agli atti.
L’accusa è ancora più ridicola solo se si pensa che il Dirigente in questione è dirigente dei Servizi sociali cioè il settore di cui è assessore il Cannizzo i cui parenti amministrano la Jumangi.
Ecco la realtà. La famosa cooperativa Jumangi che come unica partecipante si aggiudica le gare per centinaia di migliaia di euro con ribassi dell’1%.
Ma su questo il nostro Sindaco non parla, sta zitto, non interviene, perché?