Il movimento politico “Progetto Vittoria” scrive all’Assessore all’agricoltura della Regione Sicilia, ai Parlamentari regionali della Provincia di Ragusa, al Sindaco di Vittoria, alle Associazioni di Categoria, ai Comitati degli Agricoltori in riferimento alle calamità naturali che hanno colpito recentemente il nostro territorio ed alle affermazioni fatte all’esito di incontri di parlamentari regionali con gli agricoltori che stanno manifestando in Piazza Calvario ario a Vittoria, e più in generale avendo ascoltato varie dichiarazioni di politici in materia, ci preme fare alcune precisazioni. E’ stato riferito nel comunicato stampa di resoconto degli incontri che la maggior parte delle aziende agricole non sarebbero assicurabili e quindi – specialmente contro i danni della grandine – non sarebbero indennizzabili, poiché si tratta di strutture in gran parte in legno e paletti di cemento e non in strutture portanti in ferro, che sono quelle “gradite” dalle società assicurative. Sulla materia occorre fare chiarezza: Esiste il modo di assicurare le coltivazioni anche sotto serre in legno contro i rischi delle calamità naturali: grandine, gelo e trombe d’aria (come Athos) attraverso dei meccanismi assicurativi che godono anche del contributo (pari al 40%) da parte del Ministero dell’Agricoltura. Lo stesso tipo di assicurazione agevolata è possibile stipularla in riferimento alle strutture in ferro ed alle coperture in plastica. Fin qui l’intervento dello Stato; in proposito ricordo che una delle attività che ho realizzato durante la mia Presidenza della So.Ge.Vi srl è stato un protocollo d’intesa con l’unico Consorzio di Difesa delle colture che in Sicilia ha una ventennale esperienza di gestione di tali pratiche assicurative agevolate: il protocollo e lì è stato firmato, faccio appello alle organizzazioni di categoria, all’Amministrazione Comunale ed a tutti gli attori interessati della materia di sfruttarlo e metterlo a disposizione dei produttori. Una proposta (che i parlamentari regionali di questo territorio potrebbero portare avanti): richiedere alla Regione Sicilia di istituire un Fondo per finanziare un’altra quota di contributo a tale circuito di assicurazioni agevolate e di pretendere nei confronti delle società assicurative in cambio l’estensione della garanzia anche ad altre tipologie di strutture che garantiscano un minimo di solidità. Questo garantirebbe: 1) Un risparmio della spesa regionale in materia di indennizzi in occasione di calamità naturali. 2) Solleverebbe l’Ispettorato agrario di compiti accertativi che invece potrebbero mutarsi in compiti di assistenza e consulenza alle imprese per allinearsi ai parametri richiesti dalle assicurazioni. 3) Una seria programmazione degli interventi e della spesa in materia una volta per tutte. Questo tema – se la deputazione regionale Iblea lo riterrà – potrà essere sviluppato d’intesa con i Sindaci della fascia trasformata, con i vari Comitati che sono nati a sostegno della materia agricola, con le associazioni di categoria e potrà essere uno dei temi da sottoporre nel corso dei lavori del “tavolo tecnico” dell’agricoltura che l’Assessore regionale Caltabellotta ha deciso d’insediare. Progetto Vittoria è portatore di un bagaglio di conoscenze in materia e di azioni concrete già poste in essere che vuole mettere a disposizione di quanti vorranno approfondire questa tematicaa Vittoria, e più in generale avendo ascoltato varie dichiarazioni di politici in materia, ci preme fare alcune precisazioni. E’ stato riferito nel comunicato stampa di resoconto degli incontri che la maggior parte delle aziende agricole non sarebbero assicurabili e quindi – specialmente contro i danni della grandine – non sarebbero indennizzabili, poiché si tratta di strutture in gran parte in legno e paletti di cemento e non in strutture portanti in ferro, che sono quelle “gradite” dalle società assicurative. Sulla materia occorre fare chiarezza: Esiste il modo di assicurare le coltivazioni anche sotto serre in legno contro i rischi delle calamità naturali: grandine, gelo e trombe d’aria (come Athos) attraverso dei meccanismi assicurativi che godono anche del contributo (pari al 40%) da parte del Ministero dell’Agricoltura. Lo stesso tipo di assicurazione agevolata è possibile stipularla in riferimento alle strutture in ferro ed alle coperture in plastica. Fin qui l’intervento dello Stato; in proposito ricordo che una delle attività che ho realizzato durante la mia Presidenza della So.Ge.Vi srl è stato un protocollo d’intesa con l’unico Consorzio di Difesa delle colture che in Sicilia ha una ventennale esperienza di gestione di tali pratiche assicurative agevolate: il protocollo e lì è stato firmato, faccio appello alle organizzazioni di categoria, all’Amministrazione Comunale ed a tutti gli attori interessati della materia di sfruttarlo e metterlo a disposizione dei produttori. Una proposta (che i parlamentari regionali di questo territorio potrebbero portare avanti): richiedere alla Regione Sicilia di istituire un Fondo per finanziare un’altra quota di contributo a tale circuito di assicurazioni agevolate e di pretendere nei confronti delle società assicurative in cambio l’estensione della garanzia anche ad altre tipologie di strutture che garantiscano un minimo di solidità. Questo garantirebbe: 1) Un risparmio della spesa regionale in materia di indennizzi in occasione di calamità naturali. 2) Solleverebbe l’Ispettorato agrario di compiti accertativi che invece potrebbero mutarsi in compiti di assistenza e consulenza alle imprese per allinearsi ai parametri richiesti dalle assicurazioni. 3) Una seria programmazione degli interventi e della spesa in materia una volta per tutte. Questo tema – se la deputazione regionale Iblea lo riterrà – potrà essere sviluppato d’intesa con i Sindaci della fascia trasformata, con i vari Comitati che sono nati a sostegno della materia agricola, con le associazioni di categoria e potrà essere uno dei temi da sottoporre nel corso dei lavori del “tavolo tecnico” dell’agricoltura che l’Assessore regionale Caltabellotta ha deciso d’insediare. Progetto Vittoria è portatore di un bagaglio dia Vittoria e più in generale avendo ascoltato varie dichiarazioni di politici in materia, ci preme fare alcune precisazioni.
E’ stato riferito che le aziende agricole non sarebbero assicurabili e quindi-specialmente contro i danni della grandine-non sarebbero indennizzabili, poiché si tratta di strutture in gran parte di legno e paletti di cemento e non in strutture portanti in ferro quest’ultime gradite dalle società assicurative. Sulla materia occorre fare chiarezza: esiste il modo di assicurare le coltivazioni anche sotto serre in legno contro i rischi delle calamità naturali: grandine, gelo e trombe d’aria (ciclone Athos) attraverso dei meccanismi assicurativi che godono anche del contributo (pari al 40%) da parte del Ministero all’Agricoltura.
Una proposta che i Parlamentari regionali di questo territorio potrebbero portare avanti: richiedere alla Regione Sicilia di istituire un Fondo per finanziare un’altra quota di contributo a tale circuito di assicurazioni agevolate e di pretendere nei confronti delle società assicurative in cambio l’estensione della garanzia anche ad altre tipologie di strutture che garantiscano un minimo di solidità. Ciò garantirebbe: 1) un risparmio della spesa regionale in materia di indennizzi in occasione di calamità naturali; 2) solleverebbe l’ispettorato agrario di compiti accertativi che invece potrebbero mutarsi in compiti di assistenza alle imprese per allinearsi ai parametri richiesti dalle assicurazioni. 3) una seria programmazione degli interventi e della spesa in materia una volta per tutte.
Progetto Vittoria è un portatore di bagaglio di conoscenze in materia e di azioni concrete già poste in essere che vuole mettere a disposizione di quanti vorranno approfondire questa tematica.