Giorno 24 Febbraio u.s. si è costituito a Ragusa il circolo “ANTUDO” di Unione Mediterranea. Il movimento d’identità meridionale, che ha come segretario nazionale il giornalista de “Il Mattino” Marco Esposito, pertanto sbarca a Ragusa con l’intenzione di UNIRE tutte quelle anime meridionaliste attualmente troppo frazionate. Il movimento ha un obiettivo chiaro: il riscatto del Mezzogiorno, ripudiando la mafia, la violenza, il razzismo e qualsiasi forma di discriminazione.
Durante il corso della seduta, il neo rappresentante territoriale eletto all’unanimità Livio Tumino, ha avuto modo di spiegare come Unione Mediterranea è un movimento politico senza un rigido confine di azione perché si sente portatore dei valori della cultura mediterranea basata sull’amore per la vita, il rispetto e l’accoglienza dell’altro e la tradizione millenaria di creatività. “Questi principi” gli fa eco Ciro Lambro neo tesoriere “sono stati calpestati troppe volte in Italia e in Europa con le armi o con il denaro per imporre una civiltà basata sullo sfruttamento della vita delle persone e dei deboli in particolare, per realizzare una società cinicamente materialistica. Unione Mediterranea assegna un grande valore alla verità storica ed in particolare al disvelamento delle falsità scritte sul Regno delle Due Sicilie dopo la sua occupazione militare nel 1860, falsità che hanno accompagnato il sistematico sacco di risorse e cervelli del Mezzogiorno, fino a portare ad una condizione economica dualistica, rafforzata dall’applicazione di un federalismo fiscale privo degli elementi di equità che pure son presenti nella Costituzione.” “ ANTUDO non è un nome scelto a caso” continua Livio Tumino “ era il motto dei Vespri Siciliani e per 800 anni ha accompagnato ogni rivoluzione siciliana, compresa quella del 1945 quando la Sicilia ottenne l’Autonomia che purtroppo ad oggi non è mai stata applicata. Animus Tuus Dominus, il coraggio è il tuo signore (non gli invasori), questo è il motto che dovrà innescare, per l’ennesima volta, uno scatto d’orgoglio nel cuore dei siciliani, per contrapporsi a quanti intendono continuare ad usare il Sud come colonia interna, leghisti in primis”. Si preannunciano tante attività di informazione e di confronto pubblico con cittadini, amministratori, parti sociali ed imprenditori.