Dal primo pomeriggio della giornata del 24 agosto scorso, la Prefettura di Ragusa, su direttive del Prefetto Annunziato Vardè, ha coordinato le operazioni di primo soccorso ed accoglienza dei 266 migranti, di varia nazionalità giunti presso lo scalo portuale di Pozzallo a bordo della nave “SIRIO” della Marina Militare, unitamente alle salme di 18 extracomunitari di sesso maschile deceduti in mare.
Le anzidette attività sono state garantite, in adesione al piano provinciale emergenza sbarchi dalle Forze di Polizia territoriali, dalla Capitaneria di porto di Pozzallo, dagli operatori del Comune di Pozzallo, del Servizio per la provincia di Ragusa del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, dell’USMAF nonché della Croce Rossa Italiana e delle Associazioni locali del volontariato, in ragione delle differenziate competenze, per il necessario supporto alle operazioni di soccorso.
Le salme dei migranti deceduti sono state trasferite presso appositi locali messi a disposizione del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, quale camera mortuaria sita in prossimità del citato scalo portuale, per gli accertamenti disposti dall’ Autorità Giudiziaria.
I migranti sono stati accolti presso il locale Centro di primo soccorso ed assistenza, reso idoneo per l’accoglienza e le conseguenti attività socio-assistenziali in favore dei medesimi per il periodo temporale strettamente correlato alla loro permanenza, in attesa delle direttive del Ministero dell’Interno in ordine al loro trasferimento presso altre strutture di accoglienza.
Nella circostanza, si è confermata, ancora una volta, la sinergica collaborazione tra le diverse componenti istituzionali a vario titolo coinvolte del citato piano di soccorso e di assistenza al fine di assicurare un efficiente ed adeguato livello di accoglienza al rilevante numero di migranti, giunti in questo ambito provinciale.