NECESSITA’ DI ADEGUARE IL PIANO DI UTILIZZO DEL DEMANIO MARITTIMO

In merito all’iter relativo al Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, ed alla necessità, imposta dalla Regione Siciliana, di adeguare il piano già adottato dalla Giunta Municipale, come proposta per il Consiglio Comunale, con provvedimento n. 213 del 15 maggio del 2015 ed approvato dal massimo consesso con delibera n. 75 del 29 ottobre 2015, interviene l’assessore comunale ai lavori pubblici ed alla pianificazione territoriale, Salvatore Corallo.

“Dopo oltre nove mesi dall’approvazione del PUDM da parte del Comune di Ragusa, l’Assessorato regionale  Territorio ed Ambiente ha pensato bene, nei mesi scorsi, con un semplice decreto, di rimettere in discussione tutto il lavoro prodotto dagli uffici comunali che si sono impegnati per diversi mesi per giungere alla definizione del Piano, e perfino l’ormai avvenuta approvazione da parte di Giunta e Consiglio Comunale. Uno spreco di risorse – aggiunge l’assessore – che penalizza, ancora una volta la nostra città. Con Decreto Assessoriale n. 319 del 5 agosto scorso, infatti, l’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente  dispone, tra l’altro, l’avvio delle procedure di revisione della fascia costiera demaniale e definisce, appunto, le linee guida per la redazione dei Piani di Utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della Sicilia, stravolgendo l’iter precedentemente previsto. Un aspetto che comporta, quindi, un adeguamento  del provvedimento di rielaborazione di detto Piano, già approvato dal Consiglio Comunale, ed in particolare degli allegati allo stesso PUDM, per ciò che concerne la differenziazione delle aree così come previsto dal nuovo Decreto Assessoriale regionale. Una questione fondamentalmente residuale, che però costringe una realtà virtuosa come Ragusa a rivedere tutti gli elaborati allegati all’atto stesso con un ulteriore lavoro da parte degli uffici ed un nuovo passaggio per la relativa approvazione delle modifiche apportate in  Giunta ed in Consiglio Comunale. E’ questo – a nostro giudizio – un modo deplorevole con cui i rappresentanti del Governo della Regione Siciliana amministrano. I Comuni si sono trovati infatti in più occasioni a rivedere importanti provvedimenti approvati solo perché gli amministratori regionali con decreti e circolari varie  sconvolgono le attività messe in atto, frutto invece di una precisa ed articolata attività programmatoria. Come sempre, il Comune di Ragusa supererà in tempi rapidi, ne siamo certi, anche questo scoglio, posto da chi dovrebbe facilitare il compito degli Enti Locali e non, per assurdo, renderlo più complesso. Una logica al contrario, quella della Regione Siciliana, a cui ormai siamo abituati ma che non ci scoraggia, pur essendo, francamente, inconcepibile”.