Non lascia spazio a trattative di alcun genere il Segretario della Fesica Confsal Giorgio Iabichella “Sono seriamente preoccupato dinanzi alla crescente disgregazione sociale che scaturisce dall’ostinata corsa verso l’aumento dei profitti (che poi non sempre si riscontrano), alla mercè di meri interessi economici.” Asserisce il sindacalista che da sempre si è battuto per la chiusura Domenicale delle attività commerciali portando avanti quello che è il pensiero del comitato “Domenica, NO Grazie”.
La paventata apertura dei negozi nel giorno di Pasquetta, a Modica, ha scatenato la “furia” dei lavoratori, ma soprattutto dei loro parenti che si vedono sottrarre un’ulteriore giornata di festa da poter trascorrere in famiglia.
Ancora una volta la battaglia contro le aperture dei negozi nelle giornate festive parte dalla provincia di Ragusa, e specificatamente da Modica, contro la paventata apertura dei negozi per il giorno di Pasquetta 2014, ovvero il 21 aprile prossimo.
Già da settimane è iniziata, con l’approvazione del Segretario Nazionale, Bruno Mariani, la campagna denominata “Le feste non sono in vendita”.
Ieri, il sindacalista ha anche chiesto l’intervento del Vescovo di Noto, Mons. Staglianò, attuando qualsiasi iniziativa o azione utile a salvaguardare la Famiglia, bene essenziale di ogni individuo e della società.
” L’apertura dei negozi nel giorno del “Lunedi’ dell’Angelo” non consentirà ai lavoratori di poter trascorrere la Festa, sia religiosa che civile, con i propri familiari. “Ci aiuti, – conclude Iabichella nella sua lettera indirizzata al Vescovo – a restituire dignità ad ogni lavoratore ed ai familiari.”
“A Modica il Centro Commerciale la Fortezza ha già comunicato che aprirà i battenti solo nel pomeriggio di Pasquetta. Tutto cio’ fa presupporre che anche quest’anno il conclamato “servizio agli utenti” sarà solo un’apparente disorganizzazione causata dalla disomogeneità delle aperture.”
Iabichella, infine rivolge un appello ai grandi centri commerciali, invitandoli a valutare la chiusura in queste giornate di festa religiosa e civile.
“Le aperture domenicali – conclude il sindacalista della Confsal – possono essere utili ad incrementare ed a far girare l’economia, ma certe festività bisogna imparare a rispettarle, nel nome della sacralità del riposo, della coesione sociale e della serenità delle famiglie.”