Nella piccola cittadina di Werder (Havel), sita nei pressi di Berlino, ogni anno si festeggia la Baumblütenfest. Una ricorrenza dove si omaggia la fioritura degli alberi, ma nella quale l’attenzione dei partecipanti è tutta per il cosiddetto Obstweine, ossia il vino di frutta. Qui, infatti, non essendo la zona più idonea per la coltivazione della vite, ci si è arrangiati producendo bevande alcoliche dalla fermentazione della frutta, che si coltivavano localmente. Il processo di vinificazione è a grandi linee più o meno lo stesso del vino, ma ovviamente ci sono delle differenze non proprio trascurabili, che rendono il vino di frutta una bevanda alcolica poco o per nulla assomigliante al vino.
Per gli amanti del vino, l’Obstwein risulterà un prodotto abbastanza discutibile e non paragonabile con il vino tradizionale. Ma l’Obstwein non può essere confrontato con questo, poiché in realtà si tratta di un altro prodotto, che va semplicemente valutato e non confrontato.
Chi non ama molto la durezza del vino o l’amaro della birra, può trovare nell’Obstwein una alternativa valida. Ovviamente in base alla frutta che si è scelta, una volta si usavano solo i frutti coltivati localmente, oggi invece vi è veramente di tutto, il vino avrà un sapore diverso, ma ci sarà un carattere abbastanza uniforme in tutte le varietà: la dolcezza. Sono, infatti, vini molto dolci, aiutati anche da una notevole aggiunta di zucchero durante il processo di fermentazione, e per questo possono trarre in inganno il bevitore. Si potrebbe dire che sono vini traditori. La piacevole sensazione di dolcezza, anche se per certe varietà di frutta può essere alquanto stucchevole, non permette di valutare con attenzione il grado alcolico presente e questo può rivelarsi, ovviamente, alquanto rischioso.
Va tenuto conto che il vino di frutta viene prodotto dai più svariati frutti e, di conseguenza, è difficile tracciare un ritratto omogeneo di tutti questi vini. Alcuni sono troppo dolci, altri presentano una buona percentuale di acidità, che rende la dolcezza meno percettibile, mentre altri possiedono anche un elevato quantitativo tannico, utile anche questo per contrastare la dolcezza del vino.
Per quanto possa sembrare una trovata commerciale, questa festa venne promossa la prima volta nel 1879 dal consiglio amministrativo di Werder, per attirare la popolazione berlinese nella propria cittadina e incentivare così la promozione dei prodotti coltivati. Già dalla prima edizione la festa fu un successo e si ripeté tutti gli anni, anche quando Werder faceva parte della DDR. Se prima però l’attenzione della festa era rivolta soprattutto alla frutta, oggi in pratica è una festa esclusivamente dedita al Obstwein e, come è stato detto prima, la frutta con cui viene oggi prodotto non sempre è quella prodotta in loco. Per essere più fedeli alla tradizione, basterà evitare vini a base di ananas, per fare un esempio, e dedicare la propria attenzione al mirtillo, alla ciliegia, all’amarena, alle more, alle pere e a tutti quei frutti tipici dei climi freddi.