Neonata morta a Vittoria, indagati mamma e papà

La mamma e il papà sono indagati per omicidio colposo. Un incarico conferito al medico legale Giuseppe Ragazzi di Catania e alla pediatra neonatologa Eloisa Gitto di Messina dalla Procura di Ragusa dovrà chiarire ulteriormente degli aspetti già documentalmente acquisiti in incidente probatorio e nel corso dell’autopsia. Si tratta delle cause del decesso di una bimba di 6 mesi morta il 20 ottobre del 2023 all’ospedale di Vittoria. L’incarico è stato conferito dal pm titolare dell’inchiesta, Ottavia Polipo, lo scorso 29 maggio e il termine per il deposito della perizia è di 90 giorni. 

Come si ricorderà, era stato il giudice per le indagini preliminari a nominare il medico legale, Maria Francesca Berlich, in fase di incidente probatorio, con il compito di accertare cause, l’orario della morte e la posizione assunta dalla piccola, prima del decesso avvenuto all’ospedale di Vittoria. Non si sarebbe trattato di una morte improvvisa o una morte in culla, ma il decesso sarebbe avvenuto per altra causa. La piccola, secondo quanto avevano riferito – in base alle risultanze – gli avvocati Massimo Garofalo e Gianluca Nobile, che difendono i genitori indagati, è morta secondo il perito, a causa di un “arresto cardiocircolatorio consecutivo a grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione (ab ingestis) di latte”.

I genitori sono indagati per omicidio colposo per aver messo a dormire la bimba in culla in posizione prona e con il ciuccio, dopo che la piccola era stata nutrita, senza attendere che la piccola digerisse. Ma la posizione “a pancia in giù” in cui la bimba stava apparentemente dormendo finché il padre non si era reso conto che qualcosa non andava, avrebbe potuto “favorire la cosiddetta sindrome della morte in culla, non ipotizzabile nel caso di specie”, scrive il perito.

Stando alle cronache dell’epoca, il papà aveva trovato la piccola nella culla, con le labbra cianotiche; di lì la corsa in ospedale dove la bimba era deceduta dopo poco. La piccola quando aveva appena qualche settimana di vita, a maggio del 2023 era stata già ricoverata a Vittoria per un problema che i legali riferiscono essere analogo e aveva trascorso quasi un mese in terapia intensiva neonatale al Giovanni Paolo II di Ragusa; da qui l’ipotesi di una patologia di tipo neurologico connessa alla difficoltà di corretta deglutizione

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