NESSUNA VIOLAZIONE DI LEGGE

Conferenza stampa dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Ragusa, arch. Giuseppe Di Martino, che ha voluto riferire dell’esito della sua recente missione palermitana, presso l’Assessorato di sua competenza, per verificare lo stato di alcune procedure amministrative riguardanti il nostro Comune.

L’esigenza era derivata, in particolare, dall’allarme sollevato da Legambiente in merito ad alcune violazioni di legge che sarebbero state commesse dalla precedente amministrazione relativamente all’approvazione di alcuni piani di piani di edilizia economica e popolare, i tanto discussi PEEP, che sarebbero stati esclusi dalla Valutazione Ambientale strategica (VAS): una procedura che valuta l’impatto sul territorio e sull’ambiente della pianificazione (in questo caso quella urbanistica).

Nel corso di un incontro con il dirigente regionale responsabile di queste procedure, il dott. Cozzo, e con un responsabile del settore urbanistica dell’Assessorato, l’ing. Verace, è stata fatta piena luce sulle procedure finora adottate.

E con una encomiabile onestà intellettuale l’Assessore ha voluto dichiarare apertamente che nessuna legge è stata violata dalla precedente amministrazione e  che tutte le procedure sono state regolari.

In particolare è stato concordemente appurato che il Decreto di approvazione dei piani PEEP (il 725 /DRU del 10 luglio 2009) è stato approvato in considerazione del comma 3 dell’art. 59 della L.R. 6 /09 secondo cui non sono soggetti all’applicazione delle disposizioni in materia di valutazione ambientale i piani, i programmi e le loro varianti adottati prima del 31 luglio 2007.

Solo successivamente, con circolare 52120 del 5 agosto 2011, veniva evidenziata la criticità tra la normativa europea, segnatamente la Direttiva 2001b/42 /CE, e la normativa regionale contenuta nell’art. 59 della L.R. 6/2009 come modificato dall’art 13, comma 1, della LR 13 del 29/12/2009, in tema di esclusione della Valutazione Ambientale Stategica dei Piani Urbanistici le cui direttive siano state deliberate dal Consiglio Comunale prima del 31 luglio 2007.

Il disallineamento tra la norma regionale e il Diritto Comunitario è venuto meno dopo l’adozione di apposita legge regionale che ha abrogato la legge sottoposta  censura, legge inserita all’interno dell’art 41 L.R. 26 del 9 maggio 2012. Con questo articolo venivano abrogati i commi 3  e 4 dell’art 59 della L.R. 6 /09, per cui la normativa regionale si allineava alla normativa europea in materia ambientale.

All’epoca in cui furono attivate le procedure amministrative riguardanti i piani costruttivi nel mirino di Legambiente, le normative giustificavano quanto regolarmente approvato.

Le procedura di esclusione VAS inviate a Palermo con le varie determine dirigenziali a cui si riferisce la lettera n. 24745 del 18 aprile 2011 della Regione Siciliana non teneva conto né del Decreto di approvazione dei PEEP, in cui si citava l’esclusione VAS ai sensi del comma 3 dell’art. 59 della LR 6/09), né della normativa in tema di esclusione VAS che attiene all’amministrazione regionale in quanto autorità competente in materia di VAS.

In definitiva si può affermare che il piano PEEP e i successivi programmi costruttivi sono da considerare legittimi e allineati con la normativa regionale, anche se questa, successivamente, è risultata non in linea con le direttive comunitarie. Ma questo non inficia la validità delle procedure amministrative.

Fatte queste obiettive precisazioni, l’Assessore Di Martino, affiancato dal Sindaco Piccitto, non ha comunque evitato di esprimere un giudizio fortemente negativo sui piani PEEP che considera esageratamente sovradimensionati rispetto alle naturali esigenze della città, con una consistenza territoriale elevata che obbligherà alla predisposizione di una variante che si rende necessaria al fine di limitare la superficie interessata, nel quadro di una visione urbanistica della città ben diversa da quella della precedente amministrazione, in linea con i programmi presentati in campagna elettorale.

Si tratterà di una variante riduttiva, commisurata alle previsioni di crescita e alle reali esigenze della città, che, essendo migliorativa rispetto allo stato attuale del piano stesso, potrebbe ricevere l’esclusione dalla procedura VAS-VIA.

In tema di corretto utilizzo del territorio, il discorso è scivolato anche sulle scelte urbanistico ambientali con particolare riferimento alle zone di verde agricolo,  per cui l’Assessore ha voluto fare una distinzione ben precisa fra zone ancora integre, da tutelare, e altre ormai degradate per cui si possono adottare criteri meno restrittivi. In ogni caso è intendimento dell’Amministrazione, nel contesto di una nuova visione delle linee urbanistiche, operare nel solco di un riordino e risparmio del territorio, in ciò aiutati dal piano paesistico, senza nulla concedere alle esigenze del privato.

Ritornando sulle politiche riguardanti il centro abitato è stata sottolineato il principio assoluto di rispetto per il territorio, soprattutto per i lotti di pregio. Nessuna politica di espansione dell’abitato, che, d’altra parte si troverebbe in contraddizione con gli intendimenti di ripopolamento del centro storico che può avvenire solo attraverso un recupero e una rigenerazione delle unità edilizie di scadente qualità, da ottenere con una politica edilizia che preveda non solo recuperi ma anche demolizioni e successive ricostruzioni, secondo le normative attuali.

Tutto ciò legato anche alle esigenze del piano di protezione civile comunale che fornisce indirizzi ben precisi in ordine alla sicurezza degli edifici.

Il discorso non è limitato al centro storico, ma si deve estendere a tutta l’edilizia degli ani ’70, in cui furono operate scelte sicuramente sbagliate, aggravate dalla mancanza assoluta di norme antisismiche, che ora rendono molti edifici poco sicuri e oggettivamente bisognevoli di importanti interventi.

Su queste tematiche l’Assessore ha trovato la convergenza di massima anche delle associazioni dei costruttori, per cui si profilano importanti spazi d’impresa nel quadro delle politiche che l’Amministrazione vuole portare avanti in tema di edilizia e di urbanistica.

Nel corso dell’incontro palermitano, l’arch. Di Martino ha incontrato pure l’ing. Salvatore Di Martino, Direttore del Demanio Marittimo, alla presenza del Capo di gabinetto dell’Assessore Lo Bello, ing. Marcello Loria, a cui è stata prospettata l’offerta di un immobile comunale per l’istituzione di una sede distaccata degli Uffici del Demanio, che possa servire in maniera funzionale per le istanze del territorio, ipotesi che è stata valutata assai positivamente e per cui c’è stato l’impegno di una attenta valutazione ai fini di sollecita adozione.

Si vuole sottolineare l’importanza di questo contatto con la cittadinanza, anche attraverso la stampa, per quanto è emerso dall’incontro con l’Assessore Di Martino, incontro che mette in evidenza, ancora una volta, le linee programmatiche dell’Amministrazione Piccitto, come già avvenuto in occasione dell’incontro con l’Assessore Martorana, coerenti con il programma prospettato in campagna elettorale, nel quadro di una gestione della città secondo criteri nuovi e, per molti aspetti, diversi da quelli finora adottati.