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Calamosche chiusa a causa degli sbarchi. Per fortuna tutto risolto in tempo utile

Avete presente quella perla che è la spiaggia di Calamosche, nel siracusano? Ebbene, per qualche tempo , è stata interdetta al pubblico. Il motivo? A causa di una barca a vela che è rimasta incagliata e che attualmente è sotto sequestro. La barca è stata usata nella notte tra il 20 e il 21 maggio per uno sbarco autonomo di 42 migranti.

Questo ritardo nell’apertura ha fatto molto arrabbiare i turisti ed i frequentatori abituali di questo vero e proprio angolo di paradiso. Il dirigente provinciale dell’Azienda Foreste demaniali della Regione Siciliana, Giancarlo Perrotta, ha anche rilasciato un’intervista a “Il Giornale”, parlando di accoglienza solo a parole e di come il danno economico sia già notevole per il sito turistico, dato che sono trascorse due settimane dallo sbarco.

E che gli sbarchi siano destinati a susseguirsi, lo dimostra il fatto che appena pochi giorni fa, a Pozzallo, sono sbarcate circa 400 persone a bordo delle ONG Sea Watch3 e Mare Jonio. E gli sbarchi sono destinati a perdurare per tutta l’estate, viste le buone condizioni del mare.

Vista la situazione, mentre il Viminale apre le braccia all’imminente ondata migratoria che vorrebbe contrastare col decreto flussi, non resta che sperare che i cittadini riescano a reinventarsi per resistere alle difficoltà, e sognare Calamosche, eletta dal quotidiano britannico The Guardian tra le spiagge più belle d’Europa e tra le prime cinque in Italia.

Non è la prima volta, comunque, che Calamosche viene interdetta al pubblico a causa dei migranti. E’ successo la scorsa estate quando un’altra barca a vela con clandestini a bordo si arenò a Marianelli (a pochissimi chilometri da Calamosche) e fu rimossa solo a dicembre.