Consistente partecipazione di cittadini all’incontro, aperto alla stampa, che il comitato intercontrade ha tenuto oggi a mezzogiorno in contrada Cerasella- Mangiabove. Il portavoce Peppe Calabrese ha spiegato ai rappresentanti degli organi di informazione l’itera che si sta portando avanti. “E’ in corso – ha detto Calabrese – una raccolta di firme tra i residenti che ha già superato la soglia delle 500 unità. E’ stato più volte sottolineato come l’Amministrazione abbia con notevole superficialità concesso autorizzazione ad installare una antenna del genere in pieno centro abitato in deroga con quanto stabilito all’articolo 3 del regolamento del Comune in materia di impianti del genere. Il comitato, tramite il proprio legale, ha già protocollato la messa in mora al Comune, chiedendo al sindaco il ritiro definitivo della concessione in autotutela. Nei prossimi giorni incontreremo il primo cittadino in delegazione, consegneremo le firme raccolte nella speranza di ricevere la buona notizia del ritiro della concessione. Di tutto ciò avviseremo anche il prefetto. Da ricordare che è già in corso una sospensione dei lavori datata 3 agosto per 60 giorni, quindi fino al 3 ottobre. Se per tale data questa amministrazione non avrà revocato il tutto, ci attiveremo con ogni forma legittima di lotta e impianteremo forme di proteste vibranti convinti delle palesi violazioni che si vogliono consumare a danno della nostra salute”. Calabrese ha ricordato a tutti che è possibile risolvere il problema positivamente, anche perché nel 2013, ovvero appena due anni fa, il comitato è riuscito a bloccare una antenna come questa che stava per sorgere in contrada Gatto Corvino sita ad appena 500 metri dall’attuale. Quella volta era Tim, adesso è Wind e Vodafone. Un ringraziamento è stato esteso al circolo Pippo Tumino del Pd per aver dimostrato vicinanza e sensibilità al problema.