No alla tassa del Governo Monti sulle imbarcazioni dei diportisti stranieri. E’ quanto viene chiesto in una lettera che i 350 diportisti esteri attualmente presenti al porto turistico di Marina di Ragusa hanno consegnato al sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, affinché si faccia portavoce della problematica in ambito nazionale, magari coinvolgendo la delegazione parlamentare siciliana. “Siamo molto preoccupati per la nuova tassa prevista a carico delle barche a vela di proprietà di cittadini stranieri in visita nelle acque italiane – scrivono i turisti in una lettera in lingua inglese consegnata nelle mani del primo cittadino – I porti turistici italiani sono già oggi tra i più costosi del Mediterraneo. Se l’imposta venisse applicata e la tassa media per imbarcazione fosse di 10 euro al giorno (3650 euro l’anno), si andrebbero ad aumentare i costi annuali di molti proprietari di barche di oltre il 20%. Per molte persone questa tassa sarebbe un onere finanziario inaccettabile con l’inevitabile conseguenza che molti proprietari di imbarcazioni lascerebbero le acque italiane e sarebbero scoraggiati dal visitare l’Italia”.
I diportisti stranieri chiedono dunque alle istituzioni italiane di ripensarci anche perché si sono trovati molto bene in Italia e in Sicilia in particolare. “Il porto turistico di Marina di Ragusa è diventato un bellissimo porto con un numero crescente di persone che vivono sulla loro barca durante i mesi invernali. Siamo molto affezionati ai siciliani e alla loro cultura – è scritto ancora nella lettera – e molto piacevolmente godiamo del tempo che stiamo trascorrendo qui in Sicilia”. Secondo un calcolo approssimativo, i nutrito gruppo di diportisti stranieri presenti al porto movimenta una somma pari a un milione e 800 mila euro soltanto nei mesi invernali tra shopping a terra, ristoranti, escursioni, manutenzione delle proprie imbarcazioni e quanto serve per la propria permanenza in Sicilia.
“La popolazione straniera in barca a Marina di Ragusa è aumentata – è infine scritto nel documento firmato dai diportisti stranieri – E questo è un risultato indiscutibile della rete tra i diportisti internazionali nel Mediterraneo e oltre. Se le condizioni finanziarie attuali rimangono, si può prevedere che questa crescita impressionante continuerà e che il porto turistico di Marina di Ragusa raggiungerà il suo potenziale massimo entro pochi anni. A pieno regime si può prevedere un incremento che porterebbe beneficio economico al territorio per circa sei milioni di euro. Ci auguriamo che i diportisti stranieri siano esentati dalla tassa. Noi sosterremo pienamente tutti gli sforzi che saranno fatti dalle associazioni nazionali di settore al fine di raggiungere tale scopo”.
Il documento dei diportisti stranieri è stato inviato anche ad Assomarinas, associazione dei porti turistici italiani partner di Ucina e Federturismo, che ha programmato per il 12 gennaio a Trieste il raduno di protesta contro l’istituzione della tassa di soggiorno per le imbarcazioni da diporto di lunghezza superiore ai 10 metri.