NO MUOS.”COMITATO TERRA NOSTRA”:NO AL BAVAGLIO DELLA QUESTURA

La questura di Caltanissetta ha posto il bavaglio al “Comitato Terra Nostra”, impedendo loro di manifestare pacificamente contro il Muos, sabato 6 ottobre, a Niscemi . Gli attivisti ipparini non demordono e piuttosto che “fare bagaglio”, hanno voluto ugualmente sfilare silenziosamente e “fare quadrato” contro il Muostro, mettendosi il bavaglio.

Imbavagliati non a Niscemi, ma davanti alla prefettura di Caltanissetta, quasi a voler sottolineare di essere «senza parole» in relazione alla “diffida” che privava loro «della libertà e dei diritti costituzionali», hanno dichiarato: «dovevamo essere a Niscemi, ma un divieto a firma del Questore di Caltanissetta ce lo ha impedito. Ci hanno imbavagliato inventandosi che stavamo organizzando un corteo differente a quello organizzato dal comitato No Muos, in cui abbiamo convintamente aderito».

Venuta meno la loro libertà di espressione hanno sfilato lungo le vie cittadine con slogan contro il Muos e distribuito volantini, in cui era chiara l’amarezza per il trattamento imposto.

A loro difesa è intervenuto Alberto Spampinato, Presidente della Direzione Nazionale della Giovane Italia dichiarando: «la diffida notificata è inaccettabile nel metodo e nel merito e per chiarire le eventuali responsabilità o violazioni delle principali libertà poste a fondamento della Costituzione Repubblicana faremo presentare interrogazioni parlamentari al Ministro degli Interni, alla Camera dei Deputati e in Senato della Repubblica, per ribadire il sacrosanto diritto di tutti i cittadini e di tutte le realtà associative di manifestare liberamente contro un attentato alla salute dei cittadini e contro una violazione della nostra sovranità nazionale”

La lotta contro il Muos necessiterebbe l’unità di tutti i Siciliani a prescindere dai colori ed allora perché dalle foto di Niscemi pervengono immagini per le quali la manifestazione è frastagliata di bandiere, di colori, di politica?