“La Sicilia, come sempre, è considerata terra di nessuno. O meglio, terra di eroi ma piena di profittatori che invece di garantire e preservare il nostro territorio per le future generazioni fanno poco per proteggerlo. Ad esempio, invece di costruire asili nido e spazi idonei per i bambini (quasi 2 milioni di bambini vivono sotto la soglia di povertà, il 44% in Sicilia) ed un ambiente più sano, pensano di distruggere il territorio. Tra bugie e assenza di informazione ci si permette di installare strumenti di guerra che creeranno aumento di malattie, che peseranno per la maggior parte sui bambini, adulti del domani”. E’ quanto afferma, in un documento, Giancarla La Cognata, coordinatrice della conferenza permanente delle donne. “A nostro parere – aggiunge – è come se la terza guerra mondiale fosse in atto, territori distrutti da inquinamenti vari, malattie in aumento, disgregazione della famiglia, di conseguenza di tutta la società, cancellazione di diritti, privilegi per pochi, informazione manipolata. E se a tutto questo aggiungiamo la distruzione della scuola il gioco è fatto, i furbi e i profittatori saranno più facilitati a scopi poco nobili. Non possiamo più perdere tempo, occorre cercare soluzioni perché tutto ciò si fermi. Perché noi donne del Pd affermiamo tutto questo?
Perché siamo seriamente preoccupate e pensiamo che sia necessaria una mobilitazione di massa per impedire che si porti a termine l’installazione del Muos, sistema di comunicazione satellitare, un vero mostro ecologico calato dall’alto senza che i cittadini fossero stati coinvolti”. Nel documento, la conferenza permanente delle donne mette in luce che “in questi anni i cittadini sono stati considerati sudditi: infatti nel 2001 un accordo bilaterale tra governo Berlusconi e Stati Uniti concesse il primo sì. Tra il 2008 e il 2009 anche il governo Lombardo diede il via ai lavori basandosi solo su uno studio di sostenibilità ambientale, che trova assolutamente contrari i professori Zucchetti e Coraddu del Politecnico di Torino. Dal loro studio risulta la pericolosità dei campi elettromagnetici per la popolazione, in particolare per i bambini. I due studiosi hanno affermato, inoltre, che il fascio emesso dalle parabole è altamente dannoso per volatili e insetti impollinatori con ripercussioni sull’intera catena alimentare. Non di minore importanza è l’interferenza con gli aeromobili in transito. Infatti inizialmente il Muos doveva essere istallato presso la base militare di Sigonella ma visto che avrebbe potuto interferire negativamente con gli ordigni di cui sono dotati gli aerei militari e con la strumentazione di bordo avrebbe messo in pericolo il traffico aereo sia militare sia civile (come quello che opera su Fontanarossa a Catania). Allora hanno pensato bene di installare il “mostro” a Niscemi. Forse questo è il motivo per cui l’aeroporto di Comiso non riesce a decollare? Come sempre, gli investimenti per migliorare la Sicilia non servono per i cittadini ma per chi specula. Quindi pensiamo ed auspichiamo che tutti insieme, cittadini, associazioni, sindacati, partiti politici, scuole, ci si mobiliti per creare una rete che riesca a preservare la nostra terra da ulteriori stupri, per non lasciare macerie alle prossime generazioni. Per fare ciò occorre unire le forze. Non dimentichiamo che 30 anni sono trascorsi da quando 100mila persone hanno marciato per impedire che si installassero i missili Cruise a Comiso.
Pio La Torre fu ucciso perché era stato il promotore di quella marcia per la pace ma anche per il suo impegno contro la mafia. E’ bene non dimenticare: speriamo che anche questa volta si sveglino le coscienze di tutti e insieme si cerchi di lottare per salvare il nostro territorio da un simile scempio. Occorre quindi rompere il muro di silenzio e divulgare quanto più possibile queste informazioni aderendo a tutte le iniziative di lotta, coinvolgendo quanta più gente possibile. Il Pd di Ragusa aderisce a tutte le iniziative organizzate dai comitati No Muos e ne sarà convinto sostenitore. Oggi parteciperemo all’iniziativa dei comitati provinciali oltre a quella di Niscemi in programma a partire dal 29 aprile”.