In questo periodo ci troviamo a dare delle priorità che possono portare anche a rinunce e ad alcuni beni considerati superflui per investire in beni di prima necessità. Così anche gli enti locali sono costretti ad avere lo stesso atteggiamento attuando la politica di ristrettezze. Per questo occorre che gli enti amministrativi facciano delle scelte più oculate, dalle quali dipende l’intera comunità. “La decisione presa dall’attuale amministrazione del comune di Modica, – dice Abbate Ignazio- seguire questa politica di austerity ha portato alla diminuzione o alla sospensione di alcuni servizi per i cittadini, uno fra questi il servizio di refezione scolastica; che comunque crea enormi disagi alle famiglie da ormai 4 anni. Infatti questo ritardo di organizzazione del servizio è abitudine dell’ amministrazione, lasciando ogni anno per mesi i bambini sia della scuola materna che delle classi del tempo prolungato, senza il servizio di refezione”. Ricordiamo che questo servizio fino ad oggi è stato svolto secondo la selezione di gara di appalto di una ditta esterna, che si sostiene essere onerosa ed essere un servizio poco efficiente. “Anziché sopprimere totalmente il servizio e gravare ancora una volta solo e soltanto sulle famiglie dei bambini, – continua Abbate- trovo sarebbe stato più proficuo sperimentare soluzioni alternative. Un approccio seppur sperimentale ma più dinamico e pratico sarebbe stato quello di offrire la possibilità agli imprenditori della zona, ristoranti e/o trattorie, di proporsi come fornitori di questo servizio. I vantaggi di tale proposta sono molteplici, da un lato comporta un incremento dell’occupazione per queste attività in forte calo soprattutto durante la fascia oraria giornaliera, anche a causa della crisi, dall’altro lato, imponendo l’acquisto delle materie prime a kilometro zero, si aiuta l’economia locale a contrastare questo stato di empasse e a trarne beneficio; oltre a ciò tale progetto mira a promuovere la qualità della vita dei bambini e dei giovani che hanno l’opportunità di imparare delle sane abitudini, a migliorare l’approccio scolastico e interpersonale. – conclude- Inoltre sotto forma di contributi o rimborsi alle famiglie si interverrà direttamente a sostegno delle stesse senza attendere iter burocratici lunghi, al fine di poter contribuire in maniera attiva all’incremento di un’economia intelligente, sostenibile e solidale, perfettamente inserita in un contesto europeo”.