“Non accettiamo la mortificazione delle imprese di carrozzeria”. Così il presidente dell’Unione Cna Servizi alla comunità, Vincenzo Canzonieri, parla degli effetti che saranno scatenati con il decreto legge 145 “Destinazione Italia” pubblicato in Gazzetta il 23 dicembre scorso. “Viene finalmente raggiunto lo scopo – afferma lo stesso Canzonieri con il responsabile provinciale dell’Unione, Giorgio Stracquadanio – che da anni le compagnie assicurative avevano in mente: controllare, mortificare e umiliare le imprese di carrozzeria. L’articolo 8 del decreto è intitolato “Disposizioni in materia di assicurazione r.c. auto” e riporta in poco meno di 3 pagine la più pesante modifica che il Codice delle assicurazioni abbia mai subito dalla sua nascita. Si aggrediscono le piccole imprese artigiane del settore autoriparazione e viene attaccata la libertà d’impresa. Non ci stiamo. Non possiamo permettere che le compagnie assicurative, braccio operativo di quel sistema bancario che ha creato la più grande crisi economica e finanziaria, possano avere tutto questo potere. Il settore è in stato di mobilitazione, non ci rassegniamo. Abbiamo 60 giorni di tempo per poter modificare la norma prima che diventi legge. Le analisi cariche di rabbia o le critiche pretestuose sono figlie della rassegnazione, serve partecipazione e proposte. Solo così potremo modificare un decreto che umilia chi ha creato e crea lavoro e sviluppo nella legalità”.
Canzonieri e Stracquadanio indicano alcuni dei punti del decreto che mirano a piegare le carrozzerie: scatola nera con sconto minimo del 7% e offerta solo a discrezione della compagnia; per quanto riguarda i testimoni saranno validi solo se saltano fuori subito e non dopo; richiesta danni entro 3 mesi dal sinistro pena la decadenza del diritto al risarcimento; per quanto concerne il risarcimento in forma specifica, il consenso dell’assicurato non serve più ma decide l’assicurazione con sconto del 5-10%; e ancora non c’è risarcimento in forma specifica se c’è concorso di colpa. Sempre sul risarcimento in forma specifica, anche il carrozziere di fiducia è ok, ma la tariffa ora la decide l’assicurazione; inoltre salgono a 10 i giorni di attesa per l’accertamento dei danni da parte del perito. “E’ chiaro – aggiungono Canzonieri e Stracquadanio – che questa situazione, così com’è, non può andare. Ecco perché cercheremo di fare il possibile per fare in modo che siano attuate delle modifiche”.