Non sponsor ma investimento nel futuro e nei valori umani e sportivi. Dalla ex Provincia 40.000 euro a “Virtus nel cuore”

“Virtus nel cuore”, un progetto di crescita che punta alla inclusione, alla sostenibilità e contro la violenza di genere, frutto della collaborazione tra la Virtus Ragusa e il Libero consorzio di Ragusa. Il progetto è stato ufficialmente presentato nel tardo pomeriggio. Non una sponsorizzazione, hanno precisato la commissaria straordinaria del Consorzio e il direttore generale, Patrizia Valenti e Nitto Rosso, ma un investimento sui giovani.
La ex provincia ha destinato un contributo di 40mila euro alla Virtus, che si pone come esempio per i giovani, e che punta a coinvolgere associazioni e scuole in attività di disciplina sportiva ma prima di tutto di condivisione di valori umani attraverso il progetto. A introdurre l’argomento, Franco Del Moro, direttore generale Virtus che ha evidenziato il valore sociale e l’impegno della società nel coinvolgere i giovani in un progetto di vita sana e nel rispetto delle regole non solo sportive, e nell’aspirazione di giocare con la maglia della propria città. Insomma, atleti sì, ma uomini migliori.
Una panoramica del settore giovanile quella tratteggiata da Alessandro Vicari che ne è responsabile per la Virtus; circa 500 ragazzi coinvolti, dai 3/4 anni, ma anche un coinvolgimento costante delle scuole che porta a un migliaio i giovanissimi ragusani con cui la Virtus entra in contatto diretto. Davanti a tutta la prima squadra schierata, staff tecnico compreso, Nitto Rosso, direttore generale del Libero consorzio ha posto l’accento su quello che, alla luce di quanto detto da chi lo ha preceduto, è riconosciuto come ‘modello Virtus’, in grado di trasmettere valori e conoscenze. Gianni Portelli che della Virtus cura il settore marketing ha invece tracciato le linee di alcune delle attività previste nel sito che porta il nome del progetto e che prevede diversi step.
Si inizierà con un concorso che porterà al logo di quest’anno per “Virtus nel cuore”, logo che gli atleti porteranno ben impresso sulla maglia, ambasciatori in Italia – la prima squadra – come esempio di valori sportivi e umani da trasmettere ed emulare. poi il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di diverse abilità, nel primo caso con la disponibilità ad organizzare insieme corsi e percorsi di inclusione e nel secondo caso con la predisposizione di un ‘wall’ di commenti, idee ma anche di denuncia, che gli amministratori del sito intendono avviare e gestire con la responsabilità del controllo, senza lasciare indietro nessuno.
Le ultime parole, dopo la firma della determina, sono quelle della commissaria Patrizia Valenti; le rivolge alla squadra: “E’fondamentale il gioco di squadra nella formazione del carattere. Voi siete un esempio e lo dovete ricordare. Lo sport è la vostra libertà, vi rende unici anche nella capacità non solo di agire assieme ma anche di fare un passo indietro per il bene di tutti. Questo progetto può esserci perché ci siete voi, la squadra c’è” ribadendo che il Consorzio, che si occupa anche dell’educazione, “investe nei giovani avendo a cuore la società di domani”.             

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