Mentre cresce la tensione per la possibile chiusura dello stabilimento Versalis di Ragusa, i rappresentanti sindacali e la comunità locale si mobilitano per lo sciopero generale del 12 novembre, un’iniziativa nata per sensibilizzare sulle gravi conseguenze economiche e occupazionali che tale decisione comporterebbe. L’indotto e l’occupazione diretta nel polo ragusano, simbolo della tradizione industriale della città, sarebbero in bilico, insieme alla storica presenza di Eni e della sua filiera chimica nella zona.
Negli ultimi giorni, tuttavia, i senatori di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese e Salvo Sallemi hanno rilasciato dichiarazioni che aprono uno spiraglio di ottimismo. I due senatori hanno riportato aggiornamenti positivi emersi dai colloqui con il ministro delle Imprese Adolfo Urso e con Giuseppe Ricci, direttore operativo per la trasformazione industriale di Eni. Le dichiarazioni di Ricci sottolineano l’intenzione di Eni di mantenere una presenza produttiva in Sicilia, attraverso investimenti significativi nella riconversione degli impianti. Per Priolo, Eni ha già stanziato circa 800 milioni di euro per un importante progetto di bioraffinazione, oltre a più di 100 milioni destinati al riciclo chimico, confermando così una linea di sviluppo industriale basata sulla sostenibilità.
Ipotesi di Riconversione per Ragusa e il Sostegno delle Istituzioni
Nel caso di Ragusa, i rappresentanti di Eni e le istituzioni locali hanno manifestato la volontà di esplorare soluzioni che consentano una transizione verso la sostenibilità, mantenendo al contempo l’occupazione e la centralità del sito per l’economia locale. Le dichiarazioni del ministro Urso e il dialogo con la dirigenza Eni suggeriscono che il polo ragusano potrebbe adattarsi a un modello produttivo più in linea con le nuove esigenze di mercato e i principi di economia circolare, con la possibile installazione di impianti dedicati alla produzione energetica sostenibile.
Un Appello alla Collaborazione e al Dialogo
Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno ribadito l’importanza di coinvolgere il territorio e tutte le parti sociali nel processo di riconversione. “È il momento di un dialogo concreto,” hanno affermato Pogliese e Sallemi, auspicando che Eni continui a garantire gli investimenti necessari per trasformare il polo industriale ragusano in un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto delle competenze e delle risorse già presenti in loco.
L’azione del governo, attraverso il ministro Urso, si concentrerà quindi nel garantire che la riconversione del sito industriale ragusano venga condotta in modo da salvaguardare i lavoratori e l’indotto. Attraverso il sostegno alle competenze locali, Ragusa potrebbe diventare un polo di eccellenza in settori emergenti dell’industria sostenibile, trasformando la minaccia di una chiusura in un’opportunità di rinnovamento.
Un Appuntamento per Manifestare: il Corteo del 12 Novembre
In attesa di sviluppi definitivi, lo sciopero del 12 novembre vedrà la partecipazione di lavoratori, sindacati e cittadini. La manifestazione, che partirà da Piazza Libertà, sarà un’occasione per inviare un messaggio chiaro e deciso a favore della continuità produttiva e occupazionale del sito Versalis. Gli organizzatori hanno invitato anche i rappresentanti politici e istituzionali, affinché mostrino il loro supporto al futuro dell’industria e del lavoro nella provincia di Ragusa.
Con la prospettiva di un intervento positivo delle istituzioni nazionali e l’impegno di Eni nel portare avanti una politica industriale sostenibile, la speranza per la comunità ragusana è che si possa giungere a una soluzione in grado di garantire occupazione e sviluppo per il territorio.