NUMEROSI I PARTECIPANTI AL SEMINARIO UNI-CNA

  Cambiano le modalità per la realizzazione degli impianti dell’acqua nelle abitazioni civili. Con l’obiettivo di garantire il mantenimento della qualità del prezioso liquido, evitando che possano registrarsi problemi chimici, microbiologici, fisici. E’ il senso del seminario di analisi delle norme Uni che, promosso dall’Unione Cna Installazione e Impianti, si è tenuto sabato mattina nella sede di Ragusa di via Psaumida. Dopo gli interventi introduttivi di Maurizio Scalone, presidente provinciale dell’Unione, e Vittorio Schininà, responsabile provinciale, sono stati i due relatori, Roberto Zecchini, esperto di settore, e Cristiano Fiameni, funzionario tecnico dell’area di normazione nazionale Uni, a scendere nel dettaglio chiarendo quali le procedure da seguire per una corretta applicazione del Decreto ministeriale 37/08 e della normativa tecnica correlata oltre a soffermarsi sulla necessità di una corretta compilazione della dichiarazione di conformità. Il corso di aggiornamento era rivolto al settore specifico degli impianti idrici. Anche se Zecchini ha precisato: “Tutti dobbiamo adeguarci a questi criteri d’uso sanciti dalle nuove normative europee recepite in Italia. Anche i cittadini comuni devono adottare nuovi modi d’agire perché nessuno può permettersi di utilizzare male l’impianto idrico in quanto, se ciò accade, può rappresentare un pericolo”. “Questo ulteriore seminario di aggiornamento – afferma Schininà – ci ha permesso di scendere nel dettaglio di una materia molto complessa. E per questo motivo abbiamo invitato i tecnici dell’Uni che, da questo punto di vista, rappresentano, per chi opera nel comparto, la massima autorità nazionale”. Il presidente Scalone aggiunge che “siamo riusciti ad affrontare nella maniera più adeguata il riferimento riguardante un quadro normativo di grande interesse nel contesto del quale i soggetti coinvolti devono essere sempre più responsabili facendo affidamento sull’attuazione di compiti specifici, sulla marcatura dei prodotti. Non è stato neppure dimenticato di fare il punto sullo scenario professionale nel contesto dell’attuale situazione di regole europee e sovranazionali”.