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Nuove zone di indagini nel “corridoio nearshore” per l’impianto eolico “Wind Farm Scicli”. Si lavora fino al 31 maggio

La richiesta di proroga è stata presentata alla Capitaneria di porto di Pozzallo e prevede il rilascio del parere autorizzativo a svolgere l’attività geotecnica in mare impegnando il supply vessel “Urbano Monti” battente bandiera italiana in sostituzione della motonave “Explora” sempre nel registro di questo Paese. Per quanto riguarda il nullaosta ai fini militari marittimi per lo svolgimento di questa attività di ricerca si è pronunciata già Marisicilia con sede a Catania così come parere favorevole è arrivato anche dalla Regione Sicilia Assessorato territorio ed ambiente- Dipartimento regionale dell’Ambiente – Struttura Territoriale dell’Ambiente di Ragusa e Siracusa, gestione amministrativa del Demanio Marittimo. Lo stesso parere favorevole alle attività di ricerca è contenuto nella proroga dei lavori disposta dalla Capitaneria di porto di Pozzallo.

Due le unità navali impiegate.

La “Anna Guidotti” viene utilizzata per le indagini ambientali mentre la “Urbano Monti” utilizzata per le indagini geotecniche. Attività di indagini ambientali e geotecniche, denominate “Survey ambientale” che non sarebbero state eseguite nei tempi stabiliti e per le quali ora  sono state chieste nuove zone di indagini nel “corridoio nearshore”. Le attività verranno eseguite, condimeteo permettendo, sia in orario diurno che notturno, e dovranno portare alla conoscenza ed allo studio esatte delle aree marine dove insediare l’impianto eolico off-shore “Wind Farm Scicli” di fronte alla costa del comune di Scicli. E’ qui che dovrebbe essere installato il parco eolico off-shore ad una distanza di circa 27 chilometri e destinato a produrre energia grazie a 50 turbine. L’energia prodotta sarà convogliata in due sottostazioni elettriche off-shore di tipo galleggiante con fondazione fluttuante e tramite cavidotti sottomarini andranno a raggiungere la costa ad est di Marina di Ragusa, quella che confina con il territorio di Scicli. Poi il trasferimento dell’energia, con cavidotti terrestri, nella stazione della centrale elettrica Terna posizionata a sud-ovest dell’abitato di Ragusa. Il parco eolico off-shore nascerà in un’area marina, quella del Canale di Sicilia, dove il vento ha la sua culla.