Ancora un “assalto” ai treni verso il Sud Italia da parte di persone che si trovano al Nord e che vogliono adesso raggiungere il Sud magari per ritrovare i familiari in questa difficile situazione così complessa. Il rischio, però, è quello di favorire così il diffondersi del coronavirus anche nelle regioni del Sud dove al momento i contagi non sono così numerosi come altre città delle regioni più colpite. E per queste persone che arrivano adesso ci sono nuove prescrizioni restrittive a cui attenersi.
Tutte queste persone, ha spiegato stamani il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, in una diretta facebook, hanno l’obbligo di segnalare il loro arrivo e di rispettare la quarantena domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con divieto di avere contatti sociali e di muoversi. Inoltre se la casa non ha una stanza isolata con bagno ad esclusivo utilizzo per il soggetto in questione, anche i familiari dovranno attenersi alla quarantena. Il sindaco ha annunciato che ci saranno posti di blocco per dei controlli in entrata e uscita da Scicli e i controlli saranno intensificati anche in città e centro storico. Restano però autorizzati alcuni piccoli mercati rionali solo per ambulanti di generi alimentari. A rischio invece la festa del Gioia a Scicli.
Presidi di controllo in entrata e uscita anche a Ragusa, come annuncia sui social il sindaco Peppe Cassì.
E più duro è il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che chiede lo stop dei treni in Italia così come sta avvenendo per varie compagnie aeree. “A seguito dell’ennesimo, scriteriato e incosciente esodo da parte di migliaia di residenti del Nord Italia che hanno preso di nuovo d’assalto i treni alla stazione centrale di Milano ho scritto al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio dei Ministri e all’Amministratore Delegato di Trenitalia per chiedere lo stop immediato di tutti i convogli a lunga percorrenza che uniscono il Nord al Sud Italia. Se tantissime compagnie hanno bloccato i collegamenti aerei interni, oltre che quelli con l’estero, non capisco perché le ferrovie continuano ad operare il loro servizio senza la minima limitazione. In Sicilia i casi di contagio sono aumentati negli ultimi giorni e non ci vuole certo un luminare della medicina per capire che tantissimi casi sono arrivati dai rientri di massa delle scorse settimane. Se la logica commerciale dovesse avere ancora una volta la meglio sulla salute delle persone, chiedo in alternativa che ogni passeggero in partenza da una Città del Nord Italia verso il Sud debba fornire i propri dati anagrafici e Città di destinazione a Trenitalia, la quale dovrà tempestivamente comunicare al Comune interessato l’arrivo di quanti e quali cittadini per predisporre i controlli sanitari”