Per il Padua, oggi, l’obiettivo era battere le Aquile del Tirreno, anche solo di un punto, in modo da poter giocare senza troppi timori, tra due settimane, la semifinale di ritorno e potersi preparare senza eccessive ansie per le due partite di finale.
L’obiettivo è stato raggiunto e il 12 a 18 finale, se da una parte permette ai mamertini di sperare ancora nel passaggio del turno, dà ai ragusani l’opportunità di giocare con relativa tranquillità la partita di ritorno.
Vincere al Fussazzo non è facile per nessuno è il risultato testimonia quel sostanziale equilibrio che si è visto in campo per tutti gli ottanta minuti.
Ad aprire le marcature, dopo un inizio in cui le squadre si sono studiate, è Simone Guastella che, al 13°, sfrutta un’incertezza della difesa rossoblu per andare a schiacciare in meta. Stefano Iacono sbaglia la successiva trasformazione. 0 a 5.
I ragusani quando aprono l’ovale ai propri trequarti mettono sempre in ambasce la difesa di casa, ma i frequenti errori di handling vanifica le azioni. I Mamertini sono invece superiori in mischia e, a differenza dei biancazzurri, riescono a sfruttare al meglio la loro arma.
Al 19° e al 27° le Aquile ribaltano il risultato. Prima una mischia sui 5 metri riesce a entrare nell’area di meta iblea, è Roberto Amato a schiacciare, poi un maul sui 22 avanza fino alla linea di meta biancazzurra e da lì Amato concede il bis. Solo la prima marcatura viene trasformata da Luca Bertè. 12 a 5.
La seconda meta ha l’effetto di una scossa per i paduini. Forse per le urla dalla panchina di coach Greco, forse perché i padroni di casa rallentano un po’, o forse perché i ragusani si rimettono a giocare come sanno, la partita cambia volto. La mischia rossoblu non è più così dominante e la linea arretrata iblea inizia a giocare con più attenzione.
A rimettere le cose in pari ci pensa Marco Marlin con meta delle sue: mischia a centrocampo, Ruben La Rocca passa l’ovale all’ala ragusana che si beve l’intera difesa avversaria e va a chiudere la sua cavalcata dove l’erba è più verde. Con i due punti di Stefano Iacono fa 12 pari.
Il primo tempo finisce senza altri sussulti e l’inizio di ripresa vede il debutto in prima squadra di quattro giocatori provenienti dall’Under18 paduina.
Nel giro di venti minuti Giorgio Carbonaro, Peppe Modica, Ruben La Rocca, Paride Vona, Andrea Battaglia, Marco Marlin e Antonio Modica lasciano il posto a Massimiliano Nicita, Demba Mane e Giuseppe Di Mauro, e agli esordienti Teseo Vona, Damiano Dimartino, Leonardo Chessari e Riccardo Ferro, tutti protagonisti di un’ottima prestazione.
Nei secondi quaranta minuti non accade nulla di importante. Le due squadre cercano di superarsi ma nessuna delle due riesce a prendere il sopravvento sull’altra. A fare la differenza sono due falli rossoblu, nella parte centrale del tempo, entrambi trasformati in punti dal piede di capitan Iacono.
A fine incontro nello spogliatoio ragusano c’è moderata soddisfazione, un vittoria più larga avrebbe dato più tranquillità per la partita di ritorno, e una leggera delusione in quello mamertino.
Tra quindici giorni la rivincita.