OGGI E DOMANI NELLA CHIESA DI SAN GIACOMO A RAGUSA IBLA

 

Tra i riti che stanno caratterizzando la Settimana santa a Ragusa Ibla, particolare attenzione ha riscosso l’allestimento interno alla chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno dei Giardini iblei. Oltre al Cristo morto e all’Addolorata, i cui simulacri sono stati sistemati a metà dell’unica navata, da stamani, sotto la finta cupola, all’interno del presbiterio, è illuminato con tutta una serie di lumini il simbolo dell’arciconfraternita. Simbolo che si rifà all’Ordine dei cavalieri di San Giacomo, ossia una croce sovrapposta a una spada e che affonda le radici nelle tradizioni dei secoli scorsi. Intorno all’anno Mille, infatti, i cavalieri assistevano i viandanti nel viaggio verso Santiago di Compostela, in Spagna, dove è situata la tomba del santo. I viandanti venivano non solo assistiti ma protetti anche dagli eventuali assalti dei briganti (da qui l’utilizzo della spada oltre che della croce nel simbolo). Il viandante che effettuava un pellegrinaggio aveva, tra l’altro, la possibilità di essere ospitato in uno degli hospitalia che i cavalieri avevano allestito in maniera capillare sul territorio, in corrispondenza di ciascuna delle chiese erette e dedicate al santo (di solito ogni 18 chilometri come testimonia l’esempio degli Iblei: Ragusa, Palazzolo, Ferla, Cassaro, Augusta, etc.). Oggi, alle 15, in concomitanza con la supplica della Divina misericordia, l’ora universale in cui Cristo rende l’anima al Padre, sarà accesa anche una corona, attorno al simbolo, contrassegnata da numerosi lumini bianchi. Ciascuno di questi lumini rappresenta una famiglia della confraternita che dal 1563 ad oggi ha animato la congregazione di fedeli. L’allestimento si presterà ad occasioni di preghiera, oltre che ad essere ammirato per la sua particolarità, anche nella giornata di domani, Sabato santo, dalle 10 del mattino e sino alle 15.