“Una parte di Sicilia, compresa quella della provincia di Ragusa, è, nei fatti, tagliata fuori dalle vie di comunicazione viaria. Dopo il crollo del pilone del viadotto Hymera, la situazione si è subito rivelata in tutta la sua gravità. E per questo motivo è indispensabile che si possano trovare soluzioni alternative che garantiscano l’adozione di iniziative concrete ed efficaci”. E’ quanto afferma il deputato regionale Orazio Ragusa nel dare notizia della riunione in programma domani mattina a Palermo, nei locali dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, retto dall’assessore Giovanni Pizzo, con cui il parlamentare all’Ars si è incontrato nella giornata di ieri, in cui sono stati invitati a partecipare i rappresentanti degli aeroporti di Palermo, Catania, Comiso e Trapani. L’on. Ragusa ha quindi informato della iniziativa il presidente della Soaco Rosario Dibennardo e il presidente della Camera di commercio Giuseppe Giannone, entrambi successivamente invitati dall’assessore Pizzo. “L’obiettivo primario di questo appuntamento – aggiunge l’on. Ragusa – è quello di sostenere la viabilità interna nella nostra regione. Allo stesso tempo si cercheranno delle soluzioni per consentire di abbattere i tempi di percorrenza autostradale. Oltre all’ipotesi Catania-Palermo, che sembra già percorribile, c’è un’altra ipotesi, Comiso-Palermo (con prezzi naturalmente accessibili a tutti) che potrebbe prendere quota. All’appuntamento di domani parteciperanno anche i rappresentanti di una compagnia aerea privata, la FlyHermes, disponibile a prevedere, sulle proprie tratte, il collegamento con l’aeroporto di Comiso. Ovviamente tutte le idee sono ancora in fase di studio. Ma la riunione di domani dovrà consentirci di comprendere se ed in che modo l’area iblea, allo stato attuale più marginalizzata del solito dal punto di vista infrastrutturale, potrà rientrare in questo contesto di alleggerimento dei tempi di percorrenza del tragitto verso le aree del Palermitano”.