Omegna non si arrende, rimonta e conquista i due punti a Ragusa

di Giada Drocker – Pubblico in silenzio a fine partita. Ragusa bella per lunghi tratti e sciupona per parti importanti del match, fino ad apparire quasi rassegnata negli ultimi tre minuti di gioco. Che potesse fare il colpo grosso in casa, sembrava più che possibile. Era riuscita ad accumulare un vantaggio anche di 17 punti su una Omegna annichilita per i primi due quarti di gioco, ma non è riuscita a mantenere lucidità per tutta la durata del match. E così con il punteggio di 69 a 84, Omegna si prende due punti a Ragusa con il merito di non avere mai mollato.
Primo quarto di gioco tenuto da una bella Virtus che chiude in vantaggio per 20 a 12. Compatta in difesa, avrebbe potuto accumulare anche un vantaggio maggiore se non avesse affrettato più di qualche conclusione. La manovra appare più ordinata con l’ingresso in campo a metà del tempino, di Zan Kozic, il play virtussino che, dopo l’esordio in trasferta, per la prima volta si presenta in campo tra le mura amiche: linee di passaggio pulite, buona visione di gioco e Ragusa dal suo ingresso in campo ne beneficia, sembra trovare tranquillità e ordine. Fattore “K”. Tra lui e il capitano Gaetano, con le incursioni vincenti di Gloria, la Virtus mette una marcia in più. Raggiunge il massimo vantaggio +17 a due minuti dal riposo grande, ma la Paffoni Fulgor Omegna rosicchia qualche punto prima della pausa e va in spogliatoio a -12.
Omegna cerca di cambiare musica all’inizio del terzo quarto; dopo il primo canestro di Vavoli infila un parziale di 12 a 0 che la riporta a -6 dai padroni di casa per poi firmare il sorpasso con Misters dalla lunga e portarsi e continuare a centrare in attacco portandosi avanti anche di 9 lunghezze. Frazione da dimenticare per la Virtus che mette a segno solo 11 punti nel parziale, contro i 29 di Omegna.
Ultimo quarto con segnali di ripresa, per i padroni di casa, almeno nella parte centrale. Omegna continua a fare male e anche se le percentuali al tiro tra le due squadre sono pressoché equivalenti, la fatica di costruire la manovra in attacco con contrasti duri e con 5 tiri liberi assegnati contro i 19 di Omegna può raccontare un’altra parte del match. Ma veniamo alla cronaca dell’ultimo quarto. Dopo un intenzionale fischiato ad Erkmaa (non in gran spolvero stasera 1/11 totali dal campo) un fallo di frustrazione sotto canestro in difesa, Simon mette dentro due triple che potrebbero riaprire la partita. Riportando Ragusa a -9 con la palla in mano per ridurre lo svantaggio. Il quindi fallo di capitano Gaetano mette il carico. La squadra negli ultimi minuti di gioco sembra demoralizzata. E stasera, pur facendo, si è trovata davanti chi non solo ha fatto un po’di più, ma ha retto mentalmente fino alla fine.
“Abbiamo fatto bene per due quarti della partita e anche in parte nell’ultimo quarto – dice coach Recupido a fine match -. I nostri extra sforzi non sono bastati. Dobbiamo lavorarci”
IL TABELLINO
Virtus Ragusa-Paffoni Omegna 69-84
Virtus Ragusa: Erkmaa 2, Piscetta 2, Bertocco 11, Simon 14, Gloria 11, Tumino ne, Guccione ne, Vavoli 14, Cascone ne, Gaetano 7, Mirabella ne, Kosic 6. All.: Recupido
Paffoni Omegna: Mazzantini, Bellarosa ne, Paolin 14, Maruca, Ferraro 10, Corgnati 12, Balanzoni 14, Stepanovic 20, Tambwe, Misters 14. All.: Eliantonio
Arbitri: Di Luzio di Cernusco sul Naviglio (Mi) e Fusari di San Martino Siccomario (Pv)
Parziali: 20-12; 45-33; 56-62.
Note. Tiri da due: Ragusa 21/43, Omegna 21/41; Tiri da tre: Ragusa 8/24, Omegna 9/27; Tiri liberi: Ragusa 3/4, Omegna 15/19; Rimbalzi: Ragusa 46, Omegna 34. Usciti per cinque falli: Gaetano (R)