All’Azienda sanitaria di Ragusa è stato presentato * “Piano Sanitario Locale di Prevenzione degli effetti nocivi delle Ondate di Calore” Anno 2018.*
Presenti il nuovo direttore sanitario, dr. Emanuele Cassarà, il direttore amministrativo, dr. Salvatore Lombardo, il direttore del Servizio di Epidemiologia, dr. Giuseppe Ferrera, il dr. Gaetano Migliorino, dirigente Medico del Dipartimento Medico di Prevenzione referente medico dell’Osservatorio Epidemiologico Locale e la dr.ssa Daniela Bocchieri, dirigente medico dell’U.O.S. Educazione e Promozione Salute. Assente il Commissario, dr. Salvatore Lucio Ficarra, per motivi istituzionali.
«*Un piano frutto del lavoro di sinergia con tutti gli Attori che, a vario titolo, hanno lavorato per la stesura. Un Piano operativo semplice, ma efficace perché fornisce ottimi consigli da seguire per evitare rischi nei giorni di allerta per l’eccessivo caldo. Una Rete di collaborazione di tutti i servizi sanitari e le strutture distrettuali dell’Azienda: guardie mediche, PTE, Pronto Soccorso degli ospedali aziendali, ma anche altre realtà: i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di libera scelta le Organizzazioni di Volontariato*.» ha dichiarato il direttore sanitario, dr. Cassarà, aprendo i lavori della conferenza. Ha aggiunto «*È rivolto principalmente alla popolazione degli Anziani, soprattutto se malati cronici -cardiopatici, diabetici etc.-, persone più a rischio di complicanze a causa di una maggiore sensibilità al calore, di una riduzione dello stimolo della sete e di una minore efficienza di meccanismi della termoregolazione**.»*
Il dr. Lombardo, ha riferito i saluti del Commissario, sottolineando che, pur trattandosi di uno strumento che si ripete annualmente, il Piano ha sempre una valenza di estrema importanza perché permette di informare e ricordare ai cittadini che seguendo alcune semplici regole per vincere il caldo, soprattutto in caso di temperatura sopra i 32°C associata ad un elevato tasso di umidità, può salvare la vita delle persone.
«*Il piano di prevenzione è uno strumento che ci permette di “allenarci”, anno dopo anno, per essere sempre pronti a fronteggiare le emergenze. Valorizza il rapporto organizzativo con i vari Attori: MMG, PLS, le Associazioni di Volontariato*» ha affermato il dr. Ferrera.
La dr.ssa Bocchieri ha mostrato il materiale informativo pronto per essere divulgato, non solo nelle strutture sanitarie ma anche nei luoghi di aggregazione aggiungendo che sul sito dell’Asp saranno a disposizione tutte le informazioni utili, tra l’altro, ha sottolineato in diverse lingue, basta cliccare sul banner.
Infine, con una dettagliata presentazione in power -point il *dr. Migliorino* ha declinato tutti passaggi contenuti nel Piano.
*Per la popolazione generale *
Sono dieci i consigli pratici da seguire per vincere il caldo, soprattutto in caso di temperatura sopra i 32°C associata ad un elevato tasso di umidità:
1) Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11.00 alle 17.00);
2) Bere molti liquidi (almeno due litri al giorno, di più se si svolge attività fisica), anche se non se ne sente il bisogno in quanto vanno reintegrate le perdite quotidiane di minerali (potassio, sodio e magnesio);
3) Vivere in un ambiente rinfrescato da un ventilatore o condizionatore, che riduce l’umidità dell’aria dando una sensazione di beneficio anche se la temperatura della stanza non diminuisce molto. Nelle ore più calde, se non si ha un ventilatore in casa, fare docce o bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia aria condizionata (cinema, biblioteche, centri commerciali). Ricordarsi di coprirsi quando si passa da un ambiente da un ambiente caldo ad uno con aria condizionata;
4) Se si soffre di ipertensione (pressione alta) non interrompere o sostituire di propria iniziativa i farmaci anti-ipertensivi, anche in caso di effetti collaterali, ma consultare sempre il proprio medico;
5) Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico di famiglia;
6) Ripararsi la testa con un cappellino, in auto usare tendine parasole; in particolare chi soffre di diabete deve esporsi al sole con cautela, onde evitare ustioni serie, a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore. Non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, né animali domestici in auto o altri veicoli chiusi;
7) indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, in quanto le fibre sintetiche impediscono la traspirazione oltre a provocare irritazioni di tipo allergico, fastidiosi pruriti e arrossamenti che potrebbero complicare la situazione;
8) Bagnarsi subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da colpo di sole o di calore, per abbassare la temperatura corporea;
9) Evitare le sostanze alcoliche;
10) Fare pasti leggeri preferendo la pasta, la frutta e la verdura.
Il Piano di Prevenzione dell’Azienda è attivo in tutti i distretti sanitari dell’Asp dal 15 giugno fino al 15 settembre 2018.
Il Piano Operativo traccia le linee di indirizzo per la realizzazione di iniziative finalizzate a limitare l’impatto di eventuali ondate di calore per l’anno 2018, attuando la normativa di riferimento, nazionale e regionale, rimasta invariata in questi ultimi anni, (D.A. n. 1115/12 del 11/06/2012).
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche, che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da temperature esterne superiori alla media.
Vengono individuati in 4 livelli di rischio delle ondate di calore crescente Figura 1 (0 basso; 1 medio-basso; 2 medio-alto; 3 alto) accompagnate o meno da elevati tassi di umidità relativa, che possono durare per periodi più o meno lunghi.
Livello 0 – Condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione;
Livello 1- Condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2.
Livello 2- Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.
Livello 3 – Ondata di calore (condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi). Quindi è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.
*Il Primo Soccorso in caso di colpo di calore, per come suggerito dal CCM (Centro Controllo Malattie – Istituto Superiore di Sanità), si basa sul raffreddamento della persona evitando, nel contempo, di dare da bere. La popolazione dovrebbe essere educata ad affrontare un primo soccorso di “Colpo da Calore” attraverso delle azioni:*
*Chiamare l’assistenza medica tramite il 118; Accompagnare la persona in una zona ombreggiata; raffreddarla rapidamente utilizzando qualunque mezzo – ad es. spugnature con acqua fresca con contemporanea ventilazione-; Misurare la temperatura, se è possibile, e fare di tutto per abbassarla.*