Ospedali Ragusa. La Lorefice chiede che si normalizzi la situazione

“Le
ultime settimane della Sanità
ragusana
 –afferma la Dep. Marialucia Lorefice,
membro della Commissione Affari Sociali in Parlamento- sono state veramente
allucinanti. Che il progetto fosse quello di distruggere la rete
ospedaliera provi
nciale si
toccava con mano da anni. Nessuno avrebbe, tuttavia,
immaginato che da dietro le quinte stava per andare in scena una pagina così
drammatica che vede oggi il perno della rete ospedaliera provinciale crollare.
Se la colpa sia del dott.
Aricò
 o no (o di chi con lui) saranno le indagini a stabilirlo. Ringraziamo la Guardia
di Fina
nza per
aver evitato il peggio che evidentemente si sarebbe compiuto inaugurando
adesso l’ospedale Giovanni Paolo II,
detto Nor

L’Asp
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 stessa ritiene necessario fare un passo indietro,
finalmente. Ma non è solo il polo
materno infantile
 a dover tornare
indietro dal Nor all’Ompa,
devono rientrare dov’erano anche la terapia
intensiva cardiologica
, la rianimazione,
l’emodinamica. Devono
essere riattivate le sale
operatorie
. Gli ospedali
di Vittoria e Modica
 non
ce la possono fare a sopportare un peso così immane di accessi quotidiani
non solo nei reparti ma anche nei pronto
soccorso
Vittoria
è al collasso

Contiamo
anche su primari e medici per
far ‘ragionare’ la direzione strategica. Non è più pensabile
che si possa perdere un solo giorno, un solo istante. Può valere una vita.
Basta con i valzer, il prezzo troppo caro. Non è il momento di esprimere quello
che pensiamo relativamente a tutta la gestione di questa storia ma è quello di
agire. Subito. Immediatamente. I reparti
devono tornare al loro posto.
 Solo
dopo –sottolinea la parlamentare del M5S-, quando il Nor sarà davvero pronto,
accessibile, fuori da ogni inchiesta, si potrà iniziare a pensare a come
trasferire gli ospedali, programmando
il tutto al millesimo. 

Non
possiamo permettere che scelte personalistiche piuttosto che politiche ledano
il diritto alla salute dei cittadini. Ripeteremo fino allo sfinimento che non
si parla più di singolo ospedali
ma di rete ospedaliera all’interno della quale se
qualcosa si inceppa non funziona niente. Ed ecco che, ad esempio, a Vittoria al
pronto soccorso manca il personale, i medici sono ovunque stremati, c’è un
sovraffolamento di pazienti. 

Con
il Nor sotto inchiesta non c’è niente da attendere. Chi dovrà pagherà ma non dovranno essere i cittadini, gli ammalati.
Che ovviamente ci sono e devono avere la possibilità di trovare posto in
ospedale non certo di non trovare neppure il reparto. 

Da quando siamo in
Parlamento –conclude la Lorefice- continuiamo a denunciare che le
nomine in sanità devono essere slegate dalla politica
, le nostre proposte
in tale direzione sono state sistematicamente boicottate. Basta con
l’ingerenza della politica in un ambito che deve essere assolutamente
autonomo e in mano a persone in gamba e serie. Servono criteri di trasparenza,
imparzialità e merito. I professionisti a capo delle aziende ospedaliere devono
essere liberi dai condizionamenti politici e fare il bene dei cittadini, del
personale medico e sanitario. Ognuno si prenda le proprie responsabilità”.