Altro che streghe e stregoni; al rogo sono finite le tessere elettorali !È ciò che è accaduto oggi a Palermo, davanti alla seda della presidenza della regione, quando a conclusione di una manifestazione studentesca sono state bruciate, a sorpresa, centinaia di tessere elettorali.
È la protesta dei giovani, di una generazione che si sente perduta e abbandonata, per gridare il proprio «no» alla Casta, ad una classe politica a cui non credono più e che regala loro solo scandali piuttosto che certezze.
La politica è un grande capogiro; è il luogo delle false verità, di iniqui tagli, di poltrone luccicanti, di uomini senza valori : è il luogo del vuoto. È tale stato di malumore che traspare dagli slogan, fatti sfilare presso il corteo studentesco, dai giovanissimi, futuri elettori e neo, che già si sentono confusi delusi.
«È Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali» – ha dichiarato Bianca Giammanco, studentessa ed esponente del Coordinamento studenti Medi -« ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi».
«Molti di noi quest’anno per la prima volta saranno chiamati ad esprimere un voto per le elezioni siciliane . Ecco allora il nostro modo di fare capire che se ne devono andare tutti a casa, perché la crisi hanno contribuito a crearla loro politici di tutti i colori. Bisogna rimettere al centro la scuola e invitiamo non solo gli studenti che lo hanno fatto oggi, ma tutti i siciliani a scendere in piazza per bloccare l’austerità e le politiche di rigore».