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Parcheggio di via Badiula a Scicli. Osteggiato ieri come oggi

Dopo Start Scicli nelle ultime ore è stato critico anche il Partito Democratico. Ai tempi della sua costruzione la “storia” racconta di lungaggini e ricorsi fino a quando è arrivata la resa ed il parcheggio a due piani è stato realizzato. Pur collaudato anche nella parte fuori terra, è rimasto solo come un grande spiazzale quasi come prolungamento del Largo Gramsci. La necessità di trovare stalli di sosta dopo l’eliminazione dei posti auto nella prima parte di via Nazionale che và da piazza Italia all’incrocio con il corso Mazzini, ha portato a riconsiderare l’opportunità di dargli la reale destinazione, quella per la quale era stato finanziato e costruito. Essere cioè un parcheggio pubblico. 

Il Partito democratico parla di improvvisazione della giunta Marino. 

Sotto la lente di ingrandimento del PD prima i lavori di via Nazionale e poi il parcheggio di via Badiula. “Qualche settimana fa si erano fermati a causa della mancanza del materiale per la copertura ma la scelta dell’Amministrazione volta sopperire ai parcheggi soppressi ci dà la conferma definitiva di come chi ci amministra non si muove nel quadro di una progettualità d’insieme, ma va avanti a tentoni provando a porre rimedio alle emergenze create dalla Giunta stessa – afferma il segretario cittadino, Emanuele Scala – la scelta dello spazio di via Badiula è una scelta infelice che restituisce un’immagine del centro cittadino ingolfato dalle automobili e che al contempo priva la città di uno spazio che potrebbe essere destinato a scopi di socialità ed aggregazione, una scelta che è ben lontana dalle sfide che la transizione ecologica ci impone. Occorre un’attività di pianificazione seria ed una visione concreta della città che si intende costruire”.