Riavviare subito l’interlocuzione con la Regione siciliana e il ministero dell’Ambiente per procedere alla costituzione del Parco degli Iblei il cui iter si è bloccato qualche anno fa. La proposta ancora ferma sul tavolo ministeriale per quanto concerne il territorio ibleo è quella adottata dal Consiglio provinciale nella seduta dell’8 febbraio 2011, dopo una lunga concertazione tra tutti i comuni iblei, che prevedeva l’inclusione nell’ipotesi di perimetrazione di parte del territorio dei comuni di Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo, Ragusa e Modica. Successivamente il Comune di Ragusa rispetto alla delibera del consiglio provinciale procedeva ad una modifica della sua proposta originaria con delibera del consiglio comunale di Ragusa del 29 settembre 2015 in cui allargava la sua area includendo la porzione di territorio che ricade tutto in area di tutela 3 del piano paesaggistico, in cui parte dell’area appartiene, inoltre alla zona SIC “Alto corso del fiume Irminio”. L’area totale dell’ampliamento è di 2611 ettari di cui 2119 ettari in area SIC.
L’ipotesi votata dal Consiglio provinciale e tuttora in campo, ancorché ridotta rispetto alla iniziale proposta dell’Assessorato regionale al Territorio ed ambiente, rappresentava l’intendimento unanime delle amministrazioni comunali locali che hanno partecipato alla attività concertativa, di individuare un primo comprensorio istitutivo da ampliare eventualmente dopo l’avvio della gestione del Parco in esito ai risultati della gestione stessa in termini di effettivo sviluppo sociale ed economico delle collettività interessate. La proposta di zonizzazione prevede n. 2 differenti livelli, così individuati: Zona 1, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, e/o storico culturale con grado di antropizzazione inesistente o basso, per complessivi ettari 4.849; Zona 2 di valore naturalistico, paesaggistico e/o storico culturale con grado di antropizzazione medio-alto, per complessivi ettari 9.276. Da questa proposta si è ripartito durante il confronto con i sindaci dei comuni iblei. Il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta, accogliendo l’invito della senatrice Venera Padua di riavviare il percorso burocratico per la costituzione ha ritenuto di procedere subito ad un’interlocuzione con il Commissario straordinario di Siracusa e col sindaco della Città Metropolitana di Catania di verifica della volontà di istituzione del Parco e chiedere un incontro con l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Maurizio Croce per definire la proposta di perimetrazione da trasmettere al ministero dell’Ambiente in modo che possa esserci al più presto il Decreto del Presidente della repubblica di costituzione del Parco istituito con legge n. 222 del 29 novembre 2007. Durante il confronto con i sindaci la senatrice Venera Padua ha posto l’’accento di accelerare le interlocuzioni istituzionali affinché il Parco ch’è un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio diventi al più presto realtà. In questo contesto proprio per non ritardare l’iter è stato deciso di andare avanti con la proposta avanzata dal consiglio provinciale nel febbraio 2011 ed emendata dal comune di Ragusa nel settembre 2015 e di procedere ad un eventuale allargamento della perimetrazione del Parco solo dopo la costituzione, tenendo conto anche della disponibilità del comune di Scicli che per bocca dell’assessore Pitrolo nell’incontro con tutti i sindaci iblei, ha dichiarato la volontà dela nuova amministrazione di inserimento di parte del territorio nella perimetrazione del parco degli Iblei.