PAROLE INDECENTI

Non è ancora sfumata, e non potrebbe essere diversamente, la polemica per le inaccettabili offese rivolte al Ministro Kyenge che si torna a parlare di inconcepibili atteggiamenti razzisti nei suoi confronti.

E questa volta protagonista dell’increscioso episodio sarebbe addirittura un nostro conterraneo, più precisamente un consigliere comunale di Modica.

Secondo la notizia delle 18.22, riportata dal quotidiano ilgiornale.it che la riprende, a sua volta dal giornale  ‘il clandestino’, tale Giuseppe Grassiccia, consigliere della lista “Fare Modica” avrebe invitato, il 29 giugno scorso,sul proprio profilo Facebook, il ministro Kyenge a tornare in Congo, lamentando le sue eccessive attenzioni nei confronti dei migranti che giungono nel nostro Paese. E nel dubbio che il suo post non fosse abbastanza discutibile, aveva aggiunto: “La donna congolese in questione non la conosco e ovviamente non sono nessuno per giudicarla, ma invece di essere integrata nel governo del nostro paese perchè non si metteva a disposizione del Congo per risolvere i problemi del suo paese che purtroppo ne ha una miriade?”.

Secondo l’unità.it il consigliere Grassiccia ha sottolineato «non posso personalmente tollerare che in Italia arrivano clandestini da tutte le parti, vengono mantenuti come ‘signorì e i poveri italiani se ne stanno a casa senza privilegi, senza lavoro e senza CONSIDERAZIONE! io non incito nessuno alla violenza, anzi, ma dico solo che nell’amministrazione principale del proprio paese deve governare gente appartenente del paese stesso! La donna congolese in questione non la conosco e ovviamente nn sono nessuno per giudicarla, ma se invece di essere integrata nel governo del nostro Paese, perchè non si metteva a disposizione del Congo per risolvere i problemi del suo paese che purtroppo ne ha una miriade?!».

Avrebbe quindi aggiunto, sempre secondo unità.it, «io dico solo che sull’integrazione degli stranieri si deve disporre un freno, perchè altrimenti fra qualche anno qui in Italia ci saranno più stranieri che italiani! magari fra qualche anno ci ritroveremo un presidente della repubblica anche straniero». «Manca poco che gli stiriamo il tappeto rosso del benvenuto! io conosco tanti stranieri che lavorano qui in Italia onestamente, e ti dico anche che siamo amici, e meritano di stare nel nostro paese!».

Comprensibili le reazioni alla notizia, prime fra tutte quelle di Erasmo Palazzotto, di Sel, che in una nota esprime tutto il suo dissenso : “La stupidità non è, purtroppo, esclusiva della Lega Nord. Davanti a quanto scrive il consigliere comunale di Modica Giuseppe Grassiccia, si rimane a dir poco basiti”

Palazzotto fa riferimento anche ad altre frasi contenute nel profilo dell’interessato che riporterebbero considerazioni poco opportune sui migranti, che “sarebbero accolti con tappeto rosso e ospitati in strutture di eccellenza”.

L’esponente di SEL fa rilevare come si sia interessato alla condizione di migranti e richiedenti asilo politico e abbia potuto constatare di persona una dura realtà ben diversa da quella di cui si dice convinto il consigliere modicano: “strutture sovraffollate, con condizioni igienico-sanitarie al limite della decenza e in cui possono passare anche tre anni prima di veder una risposta alla propria richiesta di accoglimento dello status di rifugiato politico”

Invitando l’avventato critico del ministro e dei migranti a voler constatare personalmente la situazione reale, auspica che vengano formulate ampie scuse al Ministro e anche alla città di Modica che non merita di finire sulla ribalta nazionale per così poco edificanti episodi.

All’indignazione di Palazzotto si unisce Sergio Lima, sempre di Sel, che sul proprio profilo Facebook, dopo aver tessuto le lodi della cittadina ragusana, esprime la propria critica nei confronti delle parole “piene di razzismo” di Grassiccia.

Immaginabili le ricadute d’immagine per Modica e, indirettamente per il territorio ragusano.