PER L’AEROPORTO DEGLI IBLEI E’ MANCATA LA PROTESTA POPOLARE

Ieri un contadino dell’altopiano ragusano incontrato per caso nella campagna di Poggio del Sole mi ha fatto una domanda: “Lei sa perché l’aeroporto di Comiso non è stato aperto ancora?”

“Bella domanda” mi son detto fra me e me data la quasi assoluta inspiegabilità di una strafottenza istituzionale governativa, il totale abbandono di una struttura costata milioni di euro, pagata dai contribuenti europei (che ora vogliono indietro i soldi), pronta all’uso e per la totale incapacità di qualsiasi ragionamento razionale di un paio di ministeri retti da leghisti e nordisti che fanno a gara per renderci la vita ancora più difficile di quanto lo sia e con ragionamenti contorti ed antieconomici viene lasciata a marcire nella piana del “deserto” di Comiso.

E siccome qualcosa so di questa nefasta vicenda che ha dell’inverosimile ho risposto: “No massaro Peppino, non lo so, penso solo per la incapacità di chi dovrebbe prendere le decisioni giuste già da tempo”. E massaro Peppino: “Credo che lei come tanti altri non abbiano capito nulla della vicenda Aeroporto e di come sarebbe stato giusto gestirla. Ogni sera io prima di andare a letto vedo il telegiornale. Poco ci capisco ma vedo che per esempio per l’acciaieria di Taranto, le miniere della Sardegna, la Fiat di Termini Imerese la popolazione, i parlamentari, i sindacati, i partiti, i commercianti, gli industriali hanno fatto un bordello giusto e sacrosanto fino a far smuovere il Governo e la Magistratura che hanno fatto un lavoro giusto, delicato, minuzioso, enorme per non perdere i posti di lavoro e salvaguardare la salute dei cittadini e dei lavoratrori. A Comiso c’è stato un deputato che è andato a Roma ad occupare l’aeroporto di Fiumicino con cento “disperati” che sono stati bloccati dalla polizia all’ingresso e che non sono stati fatti entrare nemmeno dentro, che aveva fatto lo sciopero della fame come gli altri due di cui uno ci stava rimettendo la vita. Bersani, Di Pietro, Maroni (uno dei nemici di Ragusa come Bossi, Berlusconi, Tremonti, Monti, Passera, Matteoli etc etc, n.d.r.) nemmeno si son fatti vedere a Comiso. Tutti se ne sono fregati dell’aeroporto. Se invece cinquantamila persone in modo pacifico, serio, intelligente, assolutamente non violento per non dare il pretesto ai ministro della Polizia di farli bastonare, si fossero recati all’aeroporto gridando  solo, ”bastardi, bastardi” e facendo le corna contro i ministri che se ne sono fregati e se ne fregano dell’aeroporto, allora si che la fifa sarebbe loro venuta. Così cinque sei persone hanno fatto la protesta e tutti gli altri zitti e mosca a lasciare persino il Prefetto di Ragusa letteralmente da sola a gestire un problema semplicissino fatto diventare irrisolvibile dalla politica sempre pronta a fottersene quando non c’è il “sugo”. Giornalista lei non ha capito nulla di Comiso ed io che sono analfabeta e non leggo i giornali ma qualcosa capisco, mi sono persuaso che se i soli deputati regionali della provincia di Ragusa che saranno eletti (cinque forse sei) facessero bordello fin dal giorno dopo le elezioni le cose cambierebbero. Non è così?”

Beh,  forse non sarà cosi ma massaro Peppino alcune cose vere le ha dette.