PER LEONE

Con la sua dettagliata riflessione il relatore Pippo Pappalardo ha precisato come il fotografo Leone con i suoi scatti dialoganti ha saputo fissare non il Kronos ma il Kairos, illuminato da incontri e viaggi evocativi della lunga e feconda amicizia che lo stesso Leone ha coltivato con gli autorevoli interpreti della letteratura italiana del Novecento. L’intervento di Mario Cresci, il maestro che ha ricevuto il Premio Mediterraneum 2015 per la fotografia, – già conferito nelle passate edizioni a Ferdinando Scianna (2009), Gianni Berengo Gardin (2010), Franco Fontana (2011), Giuseppe Leone (2012), Nino Migliori (2013) e Piergiorgio Branzi (2014)- ha focalizzato l’arte del narrare di cui è pervasa l’opera fotografica di Peppino Leone. Un’atmosfera magica ha attraversato il Salone d’Onore del Palazzo del Governo, poiché aleggiava tra i trittici di Duilio Cambelotti la sciasciana “ Invenzione di una Prefettura”.  Il curatore del volume Giuseppe Prode ha sottolineato l’originalità dell’opera e il valore della memoria. Il commento di Grazia Dormiente, Direttore Culturale del Consorzio del Cioccolato di Modica, si è orientato sulla complementarietà della fotografia con la letteratura e perciò sul senso narrativo dell’immagine, di cui il fotografo ibleo è interprete e poeta. Occasione per ribadire l’amicizia del Direttore Nino Scivolato con il maestro Leone, cui il CTCM ha voluto esprimere un dolce riconoscimento, dedicando al fotografo ibleo una barretta di cioccolato di Modica, offerta dalle Aziende  Antica Dolceria Rizza e Casali dolci e curando in collaborazione con la Scuola Professionale Jobbing Centre di Ragusa, una raffinata degustazione condotta dal Maestro Nadea Giurato.