PER UNA POLITICA CULTURALE E TURISTICA DELLA SICILIA

Due Assessorati, al momento silenziosi, alla Regione Sicilia, sono il Turismo e la Cultura, vuoi per l’assenza degli Assessori, Zichichi a Ginevra e Battiato sempre in giro per il mondo. ‘Una realtà, che andrebbe cambiata al più presto, proprio perché la presenza dei politici assessori o tecnici è indispensabile al funzionamento dei medesimi Assessorati.

La Sicilia può vivere di cultura beni culturali e Turismo ,vuoi culturale, vuoi marino, vuoi montano. Così, l’affermare che “le casse sono vuote” non giustifica l’assenza di Battiato, che sta mettendo in pericolo la Programmazione estiva degli spettacoli, che se fosse stata fatta in tempo , sarebbe potuta essere inserita nei pacchetti turistici, e proposta alla Bit di Milano, ad esempio. Gli spettacoli, come si sa, sono affidati al Turismo. La divisione di questi due Assessorati crea problemi evidenti, oltre all’assenza dei due Assessori.

I beni culturali andrebbero mappati. Si auspicherebbe una mappatura, una manutenzione, che potrebbe essere affidata ai precari, come abbiamo detto diverse volte e proposto. I beni culturali andrebbero aperti, fino a tarda sera, durante le manifestazioni, come abbiamo fatto a Kamarina, si dovrebbero visitare. Sono beni dell’umanità. Sempre i precari potrebbero essere coinvolti nell’apertura. L’apertura permetterebbe sia alla gente locale, sia ai turisti di visitarli e conoscerli. La memoria , la storia rende un territorio civile. Lo diciamo, ma nella realtà ci si dice che non c’è personale, ad esempio, che permetta prolungamento dell’apertura dei beni culturali.

I Beni culturali vanno restaurati, le aree archeologiche scavate per renderle più ricche e appetibili dal punto di vista turistico. Scavare l’area dove si presuppone ci sia il teatro a Kamarina significherebbe poter organizzare spettacoli classici con tutto quello che ne consegue. La Regione, vuoi per crisi economica, vuoi per scarsità di fondi, non interviene in tal senso. La ricaduta economica di un simile intervento sarebbe ricchezza per tutti, per l’appetibilità del territorio, per chi organizzerebbe, per i turisti , per la gente del territorio. Magari, si auspicherebbe di evitare di affidare a Società “allegre” la riscossione dei biglietti!

Quindi, da società civile , da operatori, da uomini di cultura, che abbiamo a cuore la nostra terra, chiediamo a Crocetta di preoccuparsi di far funzionare questi due Assessorati, e mettere in atto una politica culturale e turistica del territorio, non solo ibleo, ma siciliano.