In occasione della discussione in Consiglio Comunale di Ragusa dell’adeguamento al Programma triennale delle opere pubbliche, si discuterà della delibera di giunta n. 503 del 26 novembre 2010, relativa alla riqualificazione della Piazza Monte Pellegrino, sita nella parte alta della città (zona San Luigi). Delle problematiche di questa piazza, attualmente solo uno spiazzo di terreno utilizzato a posteggio, se ne sono occupati in passato i consiglieri del Movimento per l’Autonomia Vito Frisina e Peppe Lo Destro. La loro proposta, che ebbe parere favorevole dagli uffici comunali e successivamente approvata dalla giunta municipale, consiste nell’attuazione di un progetto di riconversione dell’area in una vera e propria piazza a disposizione della città. “Temiamo però che qualcosa nel sistema burocratico dell’ente non abbia funzionato”. Sono perplessi i due consiglieri autonomisti che, in questi giorni, si sono accorti di una palese incongruenza tra la destinazione d’uso prevista nella loro proposta, il parere degli uffici e l’entrata in vigore del Piano Regolatore Generale. Quest’ultimo, infatti, non contempla più l’uso pubblico della piazza, ma prevede invece una destinazione commerciale di natura privata. “Crediamo che ci sia un evidente problema di natura burocratica – spiegano i consiglieri – mentre, infatti, all’epoca della nostra proposta la destinazione d’uso era quella pubblica e vi era la conferma da parte degli uffici che l’hanno approvata, con l’entrata in vigore del Prg (2007) la destinazione cambia radicalmente. Ciononostante gli uffici hanno dato parere favorevole al nostro emendamento. A questo punto temiamo che l’opera, nonostante sia inserita nel Piano delle opere pubbliche e finanziata con fondi del bilancio comunale per l’anno 2010, non possa essere riconfermata. Chiediamo dunque agli uffici comunali – concludono i consiglieri – di farci capire cosa sia successo e come poter risolvere questo problema che, se dovesse continuare ad esistere, rischierebbe di privare la città ed i residenti della zona di un’importante opera pubblica”. (m.c.)