PERCHÉ NO ALLA SCUOLA DELLO SPORT?

Il previsto incontro del Sindaco con le società ed enti di promozione sportiva, programmato per affrontare problematiche generali in materia di sport ed il pagamento del ticket per la fruizione degli impianti comunali, doveva tenersi, secondo le prime indiscrezioni, alla Scuola Regionale dello Sport, di via Magna Grecia. Successivamente è arrivato un comunicato che avvertiva che la riunione si sarebbe tenuta nella sala giunta del comune, ancora non è finita perché giunge comunicato che la riunione si terrà invece presso la sala convegni degli uffici ex ASI della zona industriale. 

Comprendiamo che ora ci pioveranno addosso critiche di eccessiva pedanteria, qualcuno tirerà fuori la storia che siamo sempre contro i grillini, ma chi scrive ha la coscienza tranquilla di non essere stato unto dai signori della precedente amministrazione, per cui si ritiene libero di porre delle domande e di esprimere opinioni in assenza del tanto vituperato conflitto di interessi.

Come mai viene scartata la scuola dello sport come sede dell’incontro, scuola dove c’è una saletta da cento posti e un auditorium da quattrocento. Perché, per una riunione che si preannuncia affollata per i temi in discussione, come ebbe modo di constatare l’attuale sindaco, allorchè, durante la  campagna elettorale, ebbe modo di assistere alla prima riunione che si tenne per parlare di ticket sugli impianti sportivi, si sceglie prima la sala giunta del comune, del tutto inadeguata per capienza, ripiegando poi sulla sala dell’ex ASI?

Parlando sull’argomento escono fuori altre indiscrezioni, purtroppo non confermate dal delegato provinciale del CONI, il quale in adesione al suo aplomb di naturale riservatezza, risponde evasivamente a domande precise sull’argomento. Ci risulta che le trattative per realizzare questo incontro sarebbero state tenute dallo stesso Cintolo con un consigliere comunale, forse uno di quelli originariamente scelti dal sindaco per rivestire la carica di delegato, in questo caso allo sport, progetto poi non messo in atto, abortito forse per le precise obiezioni del Presidente del Consiglio Iacono sulla legittimità di tali scelte. 

Tutto ciò premesso, sorgono spontanee alcune domande: chi e perché non vuole tenere l’incontro presso la Scuola dello Sport, come sarebbe normale aspettarsi? A quale titolo, anche semplicemente collaborativo, un consigliere comunale viene investito dell’incarico di organizzare una riunione ufficiale? 

Significa pretendere troppo aspettare delle risposte?