Un dibattito acceso quello scatenato su facebook, incentrato sulla valorizzazione del territorio, in particolare quello vittoriese che, una trasmissione televisiva trasmessa domenica scorsa ha del tutto omesso e sottovalutato in quanto realtà agricola ed enogastronomica . Vittoria che vanta il primato di aver ottenuto finalmente il traguardo enologico italiano più prestigioso, il premio Nobel per il vino.
Non bisognerebbe mai dimenticare che Vittoria ha meritatamente ricevuto denominazione di origine Controllata e Garantita, ossia l’apice dell’ideale piramide di qualità assegnata dal Ministero delle Politiche Agricole dopo un lavoro durato ben quattro anni: la Docg Cerasuolo di Vittoria e la Docg Cerasuolo di Vittoria “classico” prodotto esclusivamente nei comuni di Vittoria, Santa Croce Camerina, Acate, Comiso e Chiaramonte Gulfi. Furono istituite anche cinque nuove D.O.C. Rosso Vittoria, Nero d’Avola Vittoria, Frappato Vittoria, Inzolia Vittoria e Novello Vittoria.
In merito alla trasmissione televisiva della Rai sulle peculiarità gastronomiche della provincia ragusana, interviene il coordinatore del Movimento di Territorio Peppe Nicastro: “Ho seguito una nota trasmissione televisiva della Rai che riprendeva le primizie e le più forti produttività della nostra provincia, tutto bellissimo, per carità hanno affrontato l’argomento della produzione del caseario, dell’allevamento bovino e ovino, del formaggio ragusano dop, della cultura modicana e ragusana e infine udite… udite… hanno parlato del pomodoro. Ma non del pomodoro di Vittoria, hanno menzionato il pomodoro di Pachino, di alcune cooperative del territorio pachinese, di cooperative sociali che hanno investito- attraverso il recupero di giovani disagiati- sul territorio agricolo modicano. In generale hanno toccato tutte le città della provincia e oltre richiamando l’attività agricola come vera risorsa del nostro territorio…bypassando il territorio di Vittoria…Ciò significa che chi amministra non promuove i nostri prodotti ne tantomeno il nostro territorio , non pensa minimamente nel provvedere a dare lustro alla città e a farla conoscere a livello nazionale per la sua ricchezza di risorse garantendone la sua valorizzazione e incrementando il flusso turistico. Assistiamo invece alla presenza di amministratori che espongono una realtà turistica inesistente, gongolando su facebook per aver visionato qualche puntata di Montalbano che una volta tanto riprende le immagini di Scoglitti e Vittoria. La città ha bisogno di promozione del nostro territorio, del prodotto agricolo e della nostra realtà rivierasca, ma per fare ciò ,occorre lavorare per la città. Chi amministra non ha concretizzato nessun risultato. Ci si dovrebbe concentrare sulla promozione e la diffusione delle più ampie conoscenze per la salvaguardia della cultura delle tradizioni locali, con particolare riguardo al “patrimonio enogastronomico ed alla dieta mediterranea” e con l’obiettivo di sviluppare il turismo per la valorizzazione del territorio e delle tipicità prodotte con i requisiti di qualità, per una sana alimentazione”
E lì fiumi di commenti sull’importanza e la necessità di promuovere il territorio in tv, un territorio che, un tempo, secondo un cittadino “era un vanto per tutta la provincia di Ragusa per produttività e laboriosità…ora invece la nostra città è in ginocchio, non riesce a trovare la forza di rialzarsi abbandonata a se stessa da tutto e soprattutto da tutti.. potremmo approfittare dell’apertura dell’aeroporto, delle varie fiction alle quali facciano da sfondo per poter promuovere il nostro territorio…anche io oggi mi sono arrabbiato nel sentire che il pomodorino si chiama Pachino quando l’80% di esso viene prodotto nel territorio di Vittoria, ma questo non importa a nessuno dei nostri politici!!!!…e Vittoria muore.”
Infine conclude Nicastro: “Valorizzare i nostri prodotti vuol dire incrementarne l’essenza attraverso la volontà di far conoscenza e farne soprattutto apprezzare la qualità a livello nazionale e all’estero tramite le emittenti di un certo spessore come la Rai anziché ridurre il tutto a un’associazione che gestisce eventi privati.”